Lunedì scorso, la polizia ha assestato un duro colpo a spacciatori e fornitori che lavorano a Monza. L'indagine "Dedalo" , portata avanti dalla Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza, ha permesso alle forze dell’ordine di condurre una importante operazione in uno dei luoghi maggiormente frequentati da pusher e clienti. Gli indagati sono 61 e oltre una cinquantina le ordinanze di custodia cautelare.
La nuova droga che spaventa Monza
Uno dei giardinetti a pochi passi dal centro della città lombarda era stato preso come quartier generale per lo spaccio della droga. Sottraendo di fatto il parchetto a bambini, mamme e sportivi. Le sostanze spacciate erano quelle più conosciute, come eroina, hashish, cocaina e marijuana. Come se queste non bastassero, a fare paura anche una nuova potente droga, chiamata la “Gardella hash”, un miscuglio pericoloso di hashish e marijuana, con un principio attivo molto elevato. Se qualcuno cerca di saperne di più, può trovare qualche riferimento solo sul web e in lingua inglese. Sembra che il suo spaccio avvenga solo a Monza. Si tratterebbe di un particolare tipo di sostanza che è un mix di hashish e marijuana, che viene ottenuta dalla triturazione di quest'ultima e poi ricompattata come resina, con un principio attivo del valore di quasi dieci volte quello ritrovato in una dose normale di maria o hashish.
La Squadra mobile di Monza e Brianza, in collaborazione con altri 160 agenti arrivati da altre parti d’Italia, ha sequestrato 800 grammi di droga. Ha dato inoltre esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Monza nei confronti di 53 persone, tra spacciatori e fornitori di droga. Da quanto emerso, i fornitori fermati sarebbero attivi anche a confine tra le province di Lecco, Como e Sondrio. Tutti i soggetti bloccati, a parte uno che è risultato italiano, sono provenienti dall’Africa e molti di loro sono richiedenti asilo, per lo più specializzati in droghe leggere. Tra gli spacciatori che vendevano cocaina ed eroina invece sono stati fermati 19 marocchini. Come riporta IlGiorno, nelle intercettazioni si sente un cliente dire a uno spacciatore: “Io sono al parco, c'è casino, tutti mi saltano addosso eh!”, al quale viene risposto di aspettare, che subito sarebbe arrivato. O ancora, la conversazione tra due pusher gambiani, dove uno dice: “Eh non hai fatto niente in Gambia, noi lavoriamo il materiale... 1500” e l’altro risponde “pensa che siamo venuto in Europa per lui!!! È fuori di testa!!”.
Anche Brumotti era stato aggredito
Dei soggetti raggiunti da misure cautelari, 38 sono dietro le sbarre, due ai domiciliari e i restanti hanno il divieto di dimora. Sono state contestate circa 4mila cessioni o detenzioni di stupefacenti di varia natura. Si passa dalla singola dose al chilo di cocaina. Fino ai 10 chili di hashish.
Il valore totale si aggira intorno ai 500mila euro. Le indagini hanno avuto inizio nell'ottobre 2019, coordinate dalla Procura di Monza. La zona interessata è quella di via Azzone Visconti, poco lontano dal centro storico. Anche Vittorio Brumotti di Striscia la Notizia e due suoi collaboratori, lo scorso gennaio erano stati aggrediti violentemente. Il procuratore capo Claudio Gittardi, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati dell'operazione, ha spiegato che “lo spaccio di sostanze stupefacenti è un fenomeno diffuso che in alcune aree della città era arrivato a livelli non più sostenibili”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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