Mostra passaporto del "Regno di Gaia". Imprenditore rispedito in Italia

Un 51enne rispedito ad Orio al Serio dalla Romania dopo aver presentato allo scalo un passaporto falso. Ancora da chiarire come sia riuscito a partire dall'Italia

Mostra passaporto del "Regno di Gaia". Imprenditore rispedito in Italia

È sceso dall'aereo in totale tranquillità. Ha fatto la fila per presentare i documenti di sbarco, ha risposto all'invito del poliziotto di mostrare il passaporto e infine ha tirato fuori quello del "Regno sovrano di Gaia". Un 51enne italiano è stato così imbarcato su un volo di ritorno verso l'Italia atterrato poi ad Orio al Serio.

Imprenditore sardo nel settore energetico, non è ancora chiaro cosa abbia spinto G.G. a farsi beffe delle autorità rumene dello scalo di Bucarest. Secondo quanto ricostruito da bergamonews.it, l'imprenditore sarebbe partito da Alghero il 10 gennaio diretto nella capitale della Romania. Una volta atterrato a Bucarest avrebbe presentato il documento fasullo senza battere ciglio. "I documenti non sono falsi - avrebbe detto - ma proprio del Regno Sovrano di Gaia" di cui si sente suddito.

È probabile che abbia acquistato su internet il libretto blu con scritto "Documento di identità sovrana". Quello che bisogna ancora chiarire è se l'uomo sia partito dall'Italia presentando lo stesso passaporto fittizio oppure se mostrando un documento di identità reale per poi cambiarlo all'atterraggio. Ma soprattutto viene da chiedersi: perché lo ha fatto? Di certo, scrive il quotidiano locale, l'uomo ha fatto esplicita richiesta di riottenere il passaporto che gli è stato sequestrato.

Non è la prima "impresa" messa a segno da questo imprenditore.

Nel 2014, infatti, i vigili lo fermarono alla guida di un'auto targata "Rsg", un contrassegno ovviamente contraffatto. L'uomo si giustificò affermando che "la targa non è falsa, Rsg sta per Regno Sovrano di Gaia, del quale sono suddito e quell’auto è mia". Tanto che alla fine accusò di furto i vigili che gli sequetrarono la Peugeot.

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