Adesso la falsa bufala si vende pure online

Nel corso del 2019, i controlli effettuati dal Consorzio su internet sono stati 1218, facendo registrare un aumento del 45% rispetto all’anno precedente

Adesso la falsa bufala si vende pure online

La nuova frontiera dei furbetti della mozzarella di bufala fake è il web. A confermarlo sono i dati dell’attività di vigilanza del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, che ha messo in campo una vera e propria task force per scovare le frodi on line, in collaborazione con le forze dell’ordine e l’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole. Nel corso del 2019, i controlli effettuati dal Consorzio su internet contro le false mozzarelle sono stati 1218, facendo registrare un aumento del 45% rispetto all’anno precedente, a testimonianza di quanto sia strategico il variegato mondo della vendita online.

L’attività ispettiva ha interessato le piattaforme più utilizzate (Alibaba, Ebay e Amazon), ma anche i social media più popolari (Facebook e Instagram innanzitutto). I casi più diffusi che sono stati riscontrati riguardano l’utilizzo improprio del marchio “Mozzarella di Bufala Campana”: dall’imitazione, che ha come effetto il fenomeno dell’evocazione fraudolenta, fino agli episodi più gravi di contraffazione del marchio stesso e del prodotto.

Delle 18 operazioni congiunte con le forze di polizia, ben 11 sono partite proprio dal monitoraggio del web, pari al 61%. In totale, nel corso del 2019, sono stati invece 3315 i controlli del Consorzio sulla mozzarella di bufala campana Dop, sia in Italia sia all’estero. “La diffusione del web ha avuto il grande merito di favorire la conoscenza dei prodotti Dop, contribuendo a incrementare la cultura dell’agroalimentare di qualità, ma dall’altro lato si sta rivelando un terreno minato sul fronte delle frodi. Per questo il Consorzio ha moltiplicato i controlli proprio su internet e sui social. La nostra attività di vigilanza è innanzitutto una garanzia per i consumatori”, ha sottolineato il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani.

Il presidente Domenico Raimondo, invece, ha annunciato che nel nuovo anno aumenteranno gli investimenti nel settore della vigilanza, strada decisiva per scovare imitazioni, evocazioni e usurpazioni del prodotto per tutelare anche i soci del Consorzio, che corrono il rischio di vedersi sottrarre quote di mercato dai tanti falsi in giro per il mondo.

Il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana, nato nel 1981, è l’unico organismo riconosciuto dal ministero delle

Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la tutela, la vigilanza, la valorizzazione e la promozione di questo straordinario formaggio del centro-sud Italia, apprezzato a livello internazionale.

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