Il look di Dayane Mello e Giulia Salemi al Festival di Venezia non è proprio piaciuto a tutti, e se Nina Moric ha detto la sua su Facebook, il giornalista Giampiero Mughini si è fatto sentire con una lettera a Dagospia.
"Caro Dago, ti scrivo per dirti che da quelle ragazze scosciatissime che sfilano sul red carpet di Venezia io mi sento offeso come uomo. Come uomo, bada bene, che stravede per l’erotica la più radicale e dunque anche per le smutandate quando stanno al posto che è quello giusto per loro. Stravedo per Alexa Grandi, Alexa Thomas, Barbamiska e Dane Vespoli quando ci danno sotto alla grande in un video porno. Ogni cosa al punto giusto nel momento giusto e nel format giusto" - spiega Mughini nella lettera.
Le due modelle, ricordiamo, si sono presentate al Festival del cinema per presenziare alla prima di "The young Pope". Il loro look, però, non è passato inosservato perché sotto al vestito dallo spacco inguinale non avevano nulla: le mutandine non c'erano. E questa loro scelta di abito non è piaciuta ai più che l'hanno vista come una grossa caduta di stile. Mughini, infatti, nella sua lettera oltre a dirsi offeso parla a nome di tutti gli uomini.
"Tutt’altra cosa è l’abbigliarsi da smutandate - continua il giornalista nella sua lettera per Dagospia - pur di guadagnare visibilità e magari una foto di copertina durante un Festival del cinema e dove la scosciatissima signorina è stata invitata come attrice di un film in concorso. Lei ha l’idea che noi maschi siamo talmente idioti che andremo a vedere quel film dopo aver visto la fanciulla a inguine sguainato? Ma davvero pensano che noi maschi, tutti i maschi, siamo talmente idioti? Noi uomini non siamo tutti dei poveracci".
Poi Mugherini rincara la dose e decide di eliminare qualsiasi tipo di freno. "Alcuni di noi sanno distinguere, ad esempio tra puttane e similputtane - conclude Giampiero -. Alcuni di noi ritengono che il cinema sia sacro e che non lo si promuove a forza di un inguine messo a nudo. Fossi uno con delle responsabilità da dirigente del Festival, raccomanderei ad attrici e sciacquette di mantenere un profilo elegante quando sfilano sul carpet rosso. Non che non debbano essere sexy, ci mancherebbe altro.
La fanciulla più sexy della mia vita reale è una ragazza che ho visto passare per strada inguainata in un paio di jeans aderenti a vita bassa e con una maglietta qualsiasi che le lasciava scoperta uno spicchio della spalla. Indimenticabile per un non idiota e un fanatico dell’erotismo sontuoso quale il sottoscritto. Ciao, Dago". (Guarda le foto)
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