Mutui, ecco quando si possono non pagare gli interessi

Secondo il Tribunale di Viterbo, gli interessi di mora non vanno corrisposti alla banca se gli interessi sul mutuo superano del 50% il tasso medio: in questo caso sono interessi usurari

Mutui, ecco quando si possono non pagare gli interessi

Non pagare gli interessi delle rate del mutuo è possibile. Certo, in determinati casi e a patto che ricorrano condizioni ben precise. In particolare quando siamo in presenza di tassi che superano la soglia dell'usura.

A stabilire quando questo avviene c'è una sentenza del tribunale di Viterbo, che chiarisce come gli interessi di mora - ma non quelli corrispettivi - possano essere usurari gli interessi che superano del 50% il tasso medio. E in questo caso il correntista è tenuto a pagare alla banca solamente il capitale.

"La legge sull'usura - spiegano gli esperti del sito di informazione giuridica Laleggepertutti.it - stabilisce che sono usurari gli interessi che superano del 50% il tasso medio, determinato con decreto del Ministero del Tesoro ogni tre mesi. Il tasso varia a seconda del tipo di operazione con la quale viene concesso il credito. Dunque, non esiste un unico tasso usurario per tutte le operazioni di prestito, ma esistono diversi tassi a seconda delle modalità con cui il finanziamento viene concesso. Ad esempio, il tasso medio dal 1° ottobre fino al 31 dicembre 2002, per un credito personale, ammontava al 10,45%; dunque, per tale tipo di operazione e nel periodo anzidetto, il tasso usurario era quello superiore al 15,67%".

C'è poi un'altra sentenza del Tribunale di Cuneo che stabilisce invece come il contratto di mutuo e di fideiussione sia nullo quando riporti la firma di uno solo dei due o più cointestatari.

"Se anche la giurisprudenza ha ritenuto che la firma della banca non sia necessaria se è quest'ultima a produrre il contratto in causa - argomentano i magistrati piemontesi - della firma del mutuatario invece non se ne può fare assolutamente a meno."

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