"Né Usa né Isis, svegliati Europa": questo è il testo dello striscione di apertura del corteo di Forza Nuova che ha sfilato per le vie del quartiere Prati, a Roma, per chiedere la fine del conflitto in Siria e sanzioni contro i Paesi che sostengono indirettamente il terrorismo islamico. Gli attivisti che hanno preso parte al corteo, circa 500 persone, accusano infatti l'Arabia Saudita, il Qatar e gli stessi Stati Uniti di supportare i gruppi islamici radicali, tramite finanziamenti di moschee e centri islamici di stampo salafita o wahabita o con il supporto politico ed economico all'opposizione armata al governo di Bashar Al Assad in Siria. "Abbiamo visto le immagini del senatore americano, già candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Mc Cain seduto allo stesso tavolo con i ribelli siriani, fra i quali al tempo compariva anche l'attuale leader dello Stato Islamico Al Baghdadi", dice un attivista, "siamo stanchi di questo atteggiamento doppiogiochista e per questo stiamo manifestando, per chiedere all'Europa di prendere una posizione indipendente contro il terrorismo islamico e sulla crisi siriana".
"La Siria vuole Bashar Al Assad" e "Hezbollah vincerà" sono, infatti, alcuni dei cori che si alzano dal corteo, a sottolineare il chiaro appoggio dei manifestanti al governo siriano nel conflitto che dal 2011 sta dilaniando il Paese. Tra le bandiere di Forza Nuova e i tricolori, poi, c'è anche un enorme bandiera siriana e i simboli di Hezbollah, la milizia sciita libanese che sta combattendo a fianco del governo siriano. In testa al corteo c'è un ragazzo mascherato da Bin Laden avvolto nella bandiera americana. La provocazione è chiaramente diretta a denunciare l'ambiguità della politica americana degli ultimi venticinque anni in Medio Oriente, che, secondo gli attivisti del movimento, ha contribuito a generare una cronica instabilità politica nonché la crescita e lo sviluppo del terrorismo islamico nell'area.
Il corteo, che è partito alle 15.30 da piazza Risorgimento e ha percorso tutta via Cola di Rienzo, ha avuto luogo il giorno dopo i tragici fatti di Soussa, Lione e Kuwait City. E ovviamente anche questo è divenuto il tema centrale della manifestazione, che ricorre nei discorsi al megafono: "l'Isis sta arrivando anche in Italia, siamo sotto attacco" e ancora "dobbiamo costruire un fronte europeo unito contro il terrorismo".
Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, che ha partecipato al corteo, spiega di aver promosso questa manifestazione contro il terrorismo islamico e a sostegno del governo siriano proprio perché ormai "il terrorismo è arrivato in Europa". Per questo, afferma Fiore, "dobbiamo essere dalla parte della Siria e dobbiamo chiedere con forza la chiusura delle ambasciate dell'Arabia Saudita in Europa, perché ormai è un fatto conclamato che questo Stato stia finanziando l'Isis". "La Tunisia, ad esempio, ha annunciato la chiusura di 80 moschee considerate estremiste, e noi dovremmo fare lo stesso nel nostro Paese, considerando che i centri islamici e le moschee dove si insegna l'Islam radicale in Italia, spesso finanziate dai sauditi, rappresentano un problema di ordine pubblico per il nostro Paese", continua Fiore.
Inoltre, dice il leader di Forza Nuova, "come italiani ed europei dobbiamo intervenire al più presto in Libia.
L'Europa, invece di perdere tempo a cercare lo scontro con la Russia dovrebbe preparare immediatamente un intervento militare nel Nord Africa per distruggere le basi dello Stato Islamico in Libia, fare in modo che non ci siano più sbarchi e porre fine al traffico di esseri umani nel Mediterraneo". La manifestazione si è conclusa regolarmente in serata a Castel Sant'Angelo dove si è tenuto il comizio finale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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