C'è una nuova richiesta di arresti domiciliari nei confronti dell'attore comico napoletano Biagio Izzo, il cui nome è finito suo malgrado in un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza per presunti illeciti e favoritismi nella riscossione dei tributi, esecuzione forzata e giudizio davanti alle commissioni tributarie.
Già nei mesi scorsi il pm Valter Brunetti aveva chiesto gli arresti, con altri indagati, per il popolare artista partenopeo ma la sua domanda era stata rigettata dal gip. Tuttavia la procura aveva impugnato questa decisione e ora la questione sarà decisa dal Tribunale del Riesame.
Per Izzo la pubblica accusa ipotizza il reato di turbativa d'asta: il suo nome è finito nelle carte della magistratura per via di una moto e una macchina pignorati e di cui lui sarebbe voluto rientrare in possesso. Secondo l'accusa altri indagati avrebbero fatto in modo che questi beni venissero venduti all'asta per poi tornare nelle disponibilità dell'attore.
Che però, parlando con Repubblica, assicura di essere completamente estraneo alla vicenda: "Questa vicenda non mi riguarda - spiega - non ho parlato né chiesto favori a nessuno. Purtroppo conosco tante persone e c'è chi tenta di accreditarsi in questo modo. Si risolverà tutto in una bolla di sapone".
Anche i legali dell'attore si sono detti certi dell'estraneità ai fatti del loro assistiti: "In realtà Biagio Izzo, come già riconosciuto dal giudice nelle indagini preliminari - spiegano gli avvocati - è totalmente estraneo a qualsiasi ipotesi di reato.
L'attore infatti non compare in alcuna conversazione e appare coinvolto nell'inchiesta solo indirettamente a causa di alcuni soggetti che parlano di lui e cercano di entrare nelle sue grazie per l'acquisto all'asta di due motorini pignorati, per cui invece il contribuente aveva presentato regolare ricorso. Siamo sicuri di chiarire ogni aspetto, c'è massima fiducia nella giustizia". La richiesta del pm nei suoi confronti verrà discussa il prossimo 23 marzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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