Sul Vesuvio due chilometri di incendi. "Azione umana evidente"

Oltre 600 uomini in azione per contrastare le fiamme che si alzano in Campania

Sul Vesuvio due chilometri di incendi. "Azione umana evidente"

Personale della protezione civile della Regione Campania, dipendenti della Sma Campania e volontari. Seicento persone in tutto sono in azione in queste ore per cercare di spegnere gli oltre 100 incendi divampati. Un fronte di fiamme lungo due chilometri brucia in queste ore sul Vesuvio.

Sono tre le province campane interessate: Napoli, Salerno e Avellino, con gli elicotteri della Regione in azione a Caserta, Montoro, Cervinara, Torre del Greco e San Pietro al Tanagro. Anche un 624 e un Canadair lavorano accanto ai mezzi locali.

La cenere portata dal vento continua a cadere su Avellino, in una vasta fascia di Comuni, dal Baianese al Montorese e anche lungo il tratto autostradale della A16 tra le uscite di Pomigliano d'Arco e Avellino Ovest. Molti tra i più anziani ricordano l'eruzione del 1944, quando questo fenomeno durò giorni, nonostante la distanza dal Vesuvio e la protezione garantita dai monti.

"È evidente un'azione umana, ripetuta e diffusa. Vanno individuati gli interessi che muovono queste azioni e va auspicata un'attività investigativa idonea ad identificare i responsabili", dice Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania.

"Abbiamo inviato una nota

urgente al prefetto di Salerno - rende noto il sindaco di Corbara, in provincia di Salerno - per chiedere l'intervento dell'Esercito. È necessario spegnere quegli incendi sviluppatasi in più punti e che stanno minacciando la nostra comunità".

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