'Ndrangheta, 18 fermi: proteggevano il boss latitante da 11 anni

Nel Reggino, 18 persone fermate, tra cui 6 donne: provvedevano a tutte le necessità del boss Domenico Condello, latitante dal 1991

'Ndrangheta, 18 fermi: proteggevano il boss latitante da 11 anni

Davano sostegno economico-logistico e favorivano gli interessi della cosca capeggiata dal latitante Domenico Condello, esponente di vertice della ’ndrangheta reggina. Per queste ragioni, i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno fermato 18 persone, tra cui sei donne, ritenuti fiancheggiatori del boss.

Le accuse nei loro confronti vanno dall'associazione mafiosa al favoreggiamento e all'intestazione fittizia di beni, aggravati dalle finalità mafiose.

Domenico Condello, latitante dal 1993 e condannato all’ergastolo, è stato definito dagli investigatori di "massima pericolosità" e inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi d’Italia. Suo cugino, Pasquale Condello detto "Il supremo" è stato arrestato nel febbraio 2008 dopo 11 anni di latitanza.

L’operazione dei carabinieri, dal nome "Lancio", è la prosecuzione di quella "Reggio-Nord", conclusa l'ottobre scorso e nella quale sono stati individuati una parte degli interessi economici dell’articolazione

reggina della ’ndrangheta legata al latitante Condello - quelli relativi all’acquisizione de "Il Limoneto" - documentando anche le modalità esecutive dell’operazione d’intestazione dell’attività commerciale a soggetti ’pulitì.

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