"Sgranocchiabanane, sei solo una scimmia del ca***". E, ancora "Il tuo odore mi dà fastidio. Ricordati che sei solo una schiava in un paese non tuo". Sono insulti razzisti rivolti ad una giovane ragazza dalla pelle scura da parte di alcuni utenti di Telegram, un servizio di messagistica istantanea utilizzatissimo tra i più giovani. E questa la fotografia di un paese alla deriva sociale e umana.
Siamo in Italia, Lombardia, a Cremona per l'esattezza. E manca poco più di un mese all'inizio del 2020, tanto per dettagliare la vicenda di particolari che potrebbero sembrare marginali. Ma non lo sono, non lo sono affatto. E la sequenza di improperi beceri indirizzati alla giovane, non è altro che lo screenshot attualissimo del "bel paese" - una piccola parte, intendiamoci - attestante l'esplosione delle neo tendenze xenofobe sui social network dove vige l'anarchia comportamentale. Come se il monitor di un pc possa schermare dalle offese chi ne è bersaglio ed evitare la pariglia al checchino. E qualcuno ha scelto di essere "utente anonimo", prima che persona, proprio per questo .
Lo sa bene la mamma di Loretta (sembrerebbe sia il nome della ragazza a cui sono rivolti gli epiteti) che, stanca di dovere ingoiare gli insulti inviati alla figlia su Telegram, ha deciso di denunciare l'accaduto alla polizia postale di Cremona salvo poi condividere uno screenshot delle conversazioni su Facebook. "Sono la mamma bianca di Loretta - scrive in un post pubblico - che è cittadina italiana e cremonese per nascita, che le paga gli studi non per renderla schiava ma libera... ". E rivolgendosi all'autore degli insulti afferma: "qui la persona più scura e schiava tra le due sei tu". Poi una chiosa sarcastica ma piccata "Complimenti all'evoluzione del genere umano. Forse l'estinzione ha il suo perché. Denuncia fatta".
Nella immagine in allegato allo scritto, si legge una caterva di frasi diffamatorie e di indubbia inclinazione razzista. "Rimani solo una scimmia del ca***", scrive qualcuno. "Puliscimi la casa ne*** di merda", continua rincarando la dose. E poi giù, una pioggia di ingiurie rabbrividenti: "Gorilla, tr***, la tua pelle è color me***".
Il post, pubblicato nella tarda serata del 18 novembre, ha ottenuto più di 2.000 condivisioni e altrettanti commenti.
Molte sono state le attestazioni di solidarietà nei confronti della ragazza ma non sono mancate reazioni ben più rabbiose e dure. "Sconvolgente. Queste persone dovrebbero finire in carcere", digita un utente. Ma l'ultima parola spetterà agli investigatori. Almeno nella vita reale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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