Altri sette dipendenti del comune di Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, sono stati sospesi dal servizio per assenteismo dopo un'attività di pedinamento e controllo svolta dalla guardia di finanza. Sono coinvolti nella stessa inchiesta sui casi di assenteismo che il 28 marzo scorso aveva già portato all'esecuzione di altri cinque provvedimenti cautelari. Le sospensioni si aggiungono alle altre cinque già deliberate a fine maggio nel piccolo comune calabrese in cui in totale sono stati indagati ventidue possibili furbetti del cartellino su un totale di venticinque dipendenti.
L'ordinanza è stata emessa dal Gip del tribunale di Reggio Calabria ed è stata eseguita dai finanzieri della compagnia di Melito Porto Salvo (un altro Comune nel reggino). L'interdizione dai pubblici uffici riguarda periodi variabili dai due mesi fino a un anno. Le ipotesi di reato per i dipendenti sospesi sono false attestazioni o certificazioni nell'utilizzo del badge da parte di pubblici dipendenti, di truffa ai danni dell'ente comunale e interruzione di servizio pubblico.
Oltre agli accertamenti documentali delle presenze giornaliere acquisiti presso l'ente, l'indagine si fonda sulle immagini acquisite all'interno e all'esterno dei locali del municipio mediante il monitoraggio visivo dell'orologio marcatempo per la rilevazione delle presenze giornaliere e su un'attività di osservazione, pedinamento e controllo
eseguita dai finanzieri.Significativa è la circostanza che ben 12 impiegati sui 22 indagati (sono 25 in totale i dipendenti dell'ente), siano stati oggetto delle misure cautelari dell'interdizione dai pubblici uffici.
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