Nessun aiuto a chi affonda

Dunque Conte si è dimesso, in cuor suo per ritornare al più presto. Dopo aver fallito il primo governo con un pezzo della destra e il secondo con la sinistra ora spera di fare un terzo giro appoggiandosi al centro

Nessun aiuto a chi affonda

Dunque Conte si è dimesso, in cuor suo per ritornare al più presto. Dopo aver fallito il primo governo con un pezzo della destra e il secondo con la sinistra ora spera di fare un terzo giro appoggiandosi al centro. E per fortuna che le opzioni sono finite, altrimenti questo, di giro in giro, andrebbe avanti all'infinito. Bisogna però mettersi d'accordo su cosa si intende per centro. Se parliamo di qualche parlamentare arruolato in cambio di una buona paga tutto può essere. Ma se invece si pensa a un'alleanza strutturale e politica con un partito di centro - la piccola Udc o Forza Italia -, a naso, mancano le condizioni per farla. Attenzione, nella storia del centrodestra l'unità non è mai stata un dogma inviolabile. Berlusconi per due volte (con Monti prima e con Enrico Letta poi) è andato al governo senza Lega e Fratelli d'Italia e Salvini, nel 2018, ha fatto lo stesso, andando da solo con i Cinque Stelle.

Giuste o sbagliate che fossero (la storia ha poi sentenziato essere sbagliate) furono scelte politiche, non di mera sopravvivenza.

Oggi salire sul carro di Conte per il centrodestra sarebbe un grosso errore. Mancano sia la convenienza che la prospettiva, gli elettori non ne capirebbero il senso e l'unico a trarne beneficio, oltre a Conte, sarebbe il Pd che non dovrebbe più rimanere ostaggio delle bizzarrie di Matteo Renzi. No, direi proprio che cavare le castagne dal fuoco di Conte e Zingaretti non è nello statuto di nessun partito del centrodestra.

Cosa diversa è se il tentativo dell'attuale premier di rimanere in sella fallisse e si aprissero nuovi scenari diversi dalla via maestra, che resta quella del ricorso alle urne. E non intendo, come qualcuno pensa, sostituire Conte con Di Maio (per carità) o con un Franceschini estratto a sorte alla lotteria della sinistra. Se tutti i partiti che hanno sostenuto questa sciagurata maggioranza fanno un passo indietro allora, ma solo allora, il famoso «centro» potrebbe pensare di farne uno in avanti. Succederà? Non credo.

Scommetto che Renzi mollerà la presa e tutto ripartirà, Conte o non Conte, più o meno come prima, dopo una bella e ricalibrata divisione delle poltrone. Un po' di ossigeno, fino al prossimo litigio, alla prossima ripicca.

Pronto ad essere smentito dai fatti, ma non credo poi così tanto.

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