Il New York Times torna a parlare dell'Italia. Il prestigioso quotidiano americano titola "Venezia, invasa dai turisti, rischia di diventare una Disneyland sul mare".
Duro il giudizio apparso sulle pagine interne del giornale statunitense che, senza troppi giri di parole, se la prende con i turisti. "La colonna sonora della città è ora il suono delle rotelle delle valigie che vengono trascinate sui gradini delle passerelle mentre orde di turisti camminano lungo i canali. Si sentono ancora frasi in dialetto veneziano dai gondolieri che trasportano i turisti impegnati nei selfie. Ma ora la lingua franca è un miscuglio di inglese, cinese e qualsiasi altra lingua parlata dai turisti che mega navi da crociera e voli low cost hanno riversato in città".
Ma il Nyt rivolge l'attacco più pesante nei confronti delle navi da crociera, tanto contestate anche dagli abitanti della città veneta, "che attraversano il Canale della Giudecca e che spezzano la visuale come un'eclissi che copre il sole. Le navi sono uno spettacolo inaccettabile ma portano denaro e Venezia, che non ha più il potere commerciale di un tempo, ha bisogno di quei soldi".
I pochi cittadini veneziani rimasti sarebbero inoltre esausti di avere i visitatori intorno.
"Gli abitanti della città, quelli che sono rimasti - prosegue ancora il quotidiano - si sentono inondati dai 20 milioni di turisti ogni anno. I negozi hanno dovuto mettere le insegne alle vetrine per indicare piazza San Marco o Ponte di Rialto, in modo che le persone smettano di chiedere loro dove andare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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