Jacobs? Sui social segue Matteo Salvini

Il leader della Lega è l'unico esponente politico seguito da Marcell Jacobs, che ha respinto l'idea di diventare un simbolo per lo ius soli

Jacobs? Sui social segue Matteo Salvini

L'uomo del momento è Marcell Jacobs. Sono trascorsi quasi 20 giorni dalla vittoria dell'oro olimpico nella gara regina dell'atletica leggera ma l'eco attorno al velocista non sembra placarsi. L'italoamericano ha stupito il mondo sulla pista di Tokyo con una gara perfetta, ha subito attacchi strumentali dopo la vittoria e tornato in Italia ha scoperto di essere diventato l'ariete della sinistra per sfondare nel dibattito sullo ius soli. Un ruolo al quale Marcell Jacobs non ambisce in una discussione nella quale, come ha dichiarato, non ha voglia di entrare. La politica non è il suo mestiere ma sfogliando i suoi profili social emerge un dettaglio che potrebbe non far piacere a Enrico Letta & co.

A scovarlo è stato Marco Antonellis, che su Tpi.it ha mostrato che l'unico politico seguito da Marcell Jacobs è Matteo Salvini. Potrebbe non significare nulla ma tra i tanti volti noti che il velocista ha deciso di seguire per vederne i post, l'unico esponente della politica è il leader della Lega. Il campione olimpico di Tokyo è stato molto chiaro per quanto concerne l'impegno politico: a lui non interessa. Marcell Jacobs vuole concentrarsi esclusivamente sulla corsa e sul suo lavoro come atleta delle Fiamme oro, il corpo sportivo della polizia di Stato. Tutto il resto è una distrazione che in questo momento il velocista non si vuole permettere.

Sullo ius soli, d'altronde, è stato categorico. "Lo ius soli non mi interessa, non sono preparato su questo tema. Non voglio essere usato. Sono ignorante in materia, e francamente questa roba mi interessa il giusto. Sono tornato in Italia da poche ore e non ho letto nulla su questo argomento. Direi cose per accontentare o scontentare qualcuno. Faccio l’atleta. Voglio essere un simbolo per quello che faccio in pista", ha dichiarato una volta rientrato da Tokyo e aver saputo che qualcuno cercava di strumentalizzarlo per usarlo come leva nel dibattito politico.

Per altro, come è stato detto in più occasioni, prendere come esempio Marcell Jacobs per lo ius soli non solo è sbagliato perché il velocista non ha intenzione di buttarsi nella mischia, ma è sbagliato perché lui è italiano.

La sinistra che dopo la sua vittoria è subito scesa in campo per elogiare i vantaggi dello ius soli probabilmente non sapeva, o faceva finta di non sapere, che il campione olimpico di Tokyo è italiano da parte di madre, pertanto non ne ha mai avuto bisogno.

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