È spuntata dagli archivi del Comune di Meda, in provincia di Pavia e ha subito alimentato le polemiche. Si tratta di una vecchia delibera, datata 13 ottobre 1881, che vieta di arrostire le castagne in strada, mai abrogata e quindi ancora vigente.
A ripescarla negli archivi è stato Pierangelo Boccalari, appassionato di storia, che ha spiegato, secondo quanto riporta Tgcom24, come l'odore e il fumo delle caldarroste desse fastidio ai cittadini dell'epoca che avevano protestato, per far emettere la delibera. Così il sindaco dell'epoca, Gaspare Massazza, aveva approvato un provvedimento secondo il quale "la pratica di preparare le caldarroste dà luogo a lamenti pel fumo che viene tramandato dai bracieri e che si spande all’ingiro con incomodo dei passanti e che si introduce anche nelle case. Pertanto l’esercizio di detta professione sia incomodo ed insalubre e per conseguenza potersi impedire". Vietato cuocere le castagne all'aperto, dunque, per i fruttivendoli del 1881, che potevano farlo solamente all'interno del negozio.
La foto del provvedimento è stata condivisa sui social dall'attuale sindaco, Giorgio Guardamagna, spiegando che la delibera, non essendo stata revocata, sarebbe ancora vigente. E a questo punto gli utenti si sono scatenati: "Adesso ci sono problemi anche per due castagne arrostite? Non so più che dire", e ancora, "Si sta facendo forse allusione alle castagne alpine?".
Ma il primo cittadino si è
affrettato a precisare: "Qualcuno ha pensato mi riferissi in modo critico agli eventi in cui sono state preparate castagne in piazza, ma non è così. Mi sembrava una curiosità storica e non ci saranno multe".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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