La profezia (anti-gufi) di Bassetti: "Cosa accadrà dopo la festa Azzurra"

Il direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova, poi, elogia il presidente francese Macron

L'infettivologo Matteo Bassetti
L'infettivologo Matteo Bassetti

Il direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti non ha dubbi: secondo il medico in Italia non ci sarà il picco dei contagiati Covid dopo i festeggiamenti per la vittoria della nazionale di calcio agli Europei. “Si sarebbe potuto organizzarli in sicurezza con il green pass – dice all'Adnkronos Salutema non credo che ci sarà un aumento considerevole dei casi. Oggi dobbiamo guardare altri indicatori, le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva”. Per Bassetti anche se ci sarà un incremento di positivi legato ai caroselli post finale, non c’è da preoccuparsi.

“Finiamola di dare addosso agli italiani perché hanno festeggiato – continua l’infettivologo –. Secondo me farlo a Roma è stato un bel segnale di ritorno alla normalità”. Il direttore della clinica ligure, poi, elogia il presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando che il nostro governo dovrebbe prendere esempio da lui. “Incentivare le persone a vaccinarsi: è questo l'obiettivo di Macron – spiega – e dovremmo perseguirlo anche noi. Ovviamente il fatto di dire che se vuoi andare al cinema, al ristorante, allo stadio devi avere il green pass è un modo per non bloccare più il Paese. Quindi mi dispiace che qualcuno in Italia si sia detto contrario. Per fare le cose al meglio e in libertà, anche ad ottobre, dobbiamo usare il green pass e non ci trovo niente di male”.

Bassetti, però, ieri, ha frenato sul vaccino obbligatorio, poiché ci sono libertà costituzionali che non possono essere infrante. Non si può, per esempio, dire ai ragazzi di non andare in presenza a scuola a settembre perché i loro professori non si sono vaccinati. “È inaccettabile in un Paese decente”, evidenzia il medico a Radio Punto Nuovo.“Per tutti gli altri che non hanno fatto il vaccino – conclude l’infettivologo – bisogna fare come i francesi. Senza green pass non si prendono aerei, non si va al ristorante, creando un obbligo indiretto.

Non è abbastanza il 60% degli italiani vaccinati. I cittadini che non si vogliono vaccinare non meritano questo sistema sanitario, non meritano questo Stato. Ci sono tanti Paesi del mondo che ambiscono al nostro sistema sanitario”.

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