Matteo Bassetti, primario del reparto di malattie infettive del San Martino di Genova, nonché uno dei volti più noti tra i medici in questo periodo di pandemia, ospite di Non è l'arena su La7 ha risposto a diversi dubbi che sono nati tra gli italiani in merito ai vaccini. Domande inevitabili, soprattutto dopo la tragedia che ha visto protagonista la giovanissima Camilla Canepa.
La prima che gli è stata posta riguarda la possibilità di realizzare prima dose e richiamo con vaccini diversi. La risposta del virologo è stata:"Ci sono degli articoli che usciranno nelle prossime ore, i quali dicono che mischiare i vaccini, prima dose AstraZeneca e seconda Pfizer, darebbe una risposta migliore". Bassetti ha poi voluto sottolineare che in sei mesi sono nati "quattro vaccini differenti ed è per questo normale che le cose si scoprano progressivamente" e che "chi ha iniziato prima la campagna vaccinale, come gli inglesi, ci insegna". Per quanto riguarda la morte di Camilla Canepa, avvenuta proprio nell'ospedale in cui Bassetti è primario dopo che la diciottenne ha ricevuto la dose di vaccino AstraZeneca, il medico non ha voluto parlare in quanto: "C'è un'inchiesta della Procura".
Allo stesso tempo afferma che da questo avvenimento medici e pazienti devono trarre un insegnamento. "D'ora in poi dobbiamo fare ai pazienti un'accurata anamnesi", dice Bassetti. Un consiglio rivolto ai dottori che lavorano negli hub vaccinali e sono incaricati di tutte le procedure che portano all'iniezione. È necessaria maggiore attenzione e scrupolosità nei confronti dei pazienti per evitare che simili eventi si ripetano ancora.
Il consiglio che, invece, Bassetti dà a chi va a vaccinarsi è di "rompere le scatole al medico, a costo di starci mezz'ora invece di cinque minuti". In altre parole, è necessario informarsi e fare tutti gli esami del caso prima di farsi vaccinare così da essere certi di ridurre al minimo i rischi possibili.
In merito al provvedimento preso su AstraZeneca, invece, Bassetti spiega: "L'ente che sovrintende tutta l'Europa è l'Ema e l'Ema ha dato l'ok al vaccino dai 18 anni in su. Il Cts ha dato una forte raccomandazione agli over 60, dopo di che è evidente che se lei vuole fare un vaccino di AstraZeneca, il vaccino è approvato a livello europeo"- ma ha aggiunto - "È stata una decisione di buonsenso ma assolutamente politica.
La scienza dice alcune cose, ma la politica sanitaria, il ministero in questo caso, deve mediare tra la scienza e la politica, di fronte a un'opinione pubblica che ha paura e dubbi".Tutte queste dinamiche, però, non hanno fatto altro che portare, secondo il virologo, "alla morte dei vaccini a vettore virale" visto che nelle limitazioni è coinvolto anche il Johnson & Johnson.
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