La previsione di Bassetti: "Vi dico cosa accadrà davvero in estate"

Con l'80% di vaccinati, anche la variante Delta potrebbe essere messa Ko: lo ha detto al giornale.it il Prof. Bassetti che a causa dei no-vax vive con una scorta che lo segue ovunque. "Pagheranno economicamente e penalmente"

La previsione di Bassetti: "Vi dico cosa accadrà davvero in estate"

Prima erano sorvegliati e scortati soltanto magistrati, funzionari dello Stato ed alte cariche. Nel mondo capovolto dal Covid-19, adesso tocca a virologi ed epidemiologi avere una protezione per non incorrere alla follia di certi no-vax. È quanto succede quotidianamente al Prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, che da molte settimane vive con una scorta discreta dopo le minacce di morte ricevute a mezzo web.

L'intervista al primario

L'infettivologo genovese è diventato un noto volto televisivo per le numerose ospitate in cui spiega sempre le novità che riguardano virus, varianti ma soprattutto vaccini, unica arma a disposizione per combattere e vincere la pandemia. Ma c'è chi con quest'orecchio non vuole sentire e minaccia sul piano personale, inspiegabilmente, il professionista e l'uomo. Noi del giornale.it abbiamo intervistato Bassetti per sapere innanzitutto cosa accade con la variante Delta, quali sono le preoccupazioni e cosa ci attende nel prossimo futuro ma anche per fare il punto sulla sua situazione personale.

Prof. Bassetti, adesso si sente parlare soltanto di variante Delta e del pericolo che la doppia copertura vaccinale possa essere leggermente inferiore e proteggere di meno. Cosa può dire al riguardo?

"Bisogna dire che dobbiamo essere sufficientemente allertati e preoccupati di ciò che avviene in Inghilterra senza esserne terrorizzati: l'Inghilterra ha una storia molto diversa da quella italiana: a Londra, un cittadino su tre che cammina è indiano, è evidente che rispetto al nostro Paese hanno interscambi sociali, economici, culturali con l'India che noi non abbiamo ed il controllo è più difficile. Oltretutto, loro hanno avuto i cluster indiani che si sono inseriti all'interno della campagna vaccinale nel momento in cui hanno posticipato di molto la seconda dose del vaccino".

C'è un nuovo studio, però, che fa ben sperare.

"I dati scozzesi appena pubblicati su Lancet dicono che due dosi di vaccino di Pfizer ed AstraZeneca, ma vale anche per Moderna, riescono a coprire la variante Delta su ricoveri e morte al 100%, vale esattamente come per tutte le altre varianti. I vaccini funzionano, le varianti non le bucano il che vuol dire che è giusto essere preoccupati tenendo alta la guardia e sequenziare tutti e mille i nuovi casi giornalieri così da vedere se c'è qualche variante, fare quindi attività di sorveglianza, ma la cosa migliore che possiamo fare per combattere le varianti è vaccinare più persone possibili con due dosi entro il prossimo autunno in cui avremo, evidentemente, una nuova circolazione di virus".

Quale deve essere, quindi, l'obiettivo della campagna vaccinale?

"Se noi arriveremo al prossimo autunno con l'80% della popolazione vaccinata, per quanto possa esserci una nuova variante e penetrare nel nostro Paese, è chiaro che troverà 4 persone su 5 che in qualche modo le resistono. Credo che questo sia il messaggio da dare oggi ai no-vax: se vuoi combattere la variante Delta, devi vaccinarti".

Prof. Bassetti, qual è al tal proposito la sua più grande preoccupazione?

"Mi preoccupa chi non è vaccinato: questa variante ha la capacità di contagiare molto più velocemente rispetto alle altre, quasi un 70%, darà maggiore aggressività in chi non è vaccinato. Il virus se bussa a 4 porte e le trova chiuse perché si è vaccinati, la quinta che trova aperta lì c'è da aver paura. I numeri saranno piccoli ma non possiamo permetterci di arrivare al 20% della popolazione che non sia coperta, è questo il messaggio che lancio a chi non vuole vaccinarsi. Chi decide di non farlo mette a rischio la propria salute e la propria vita".

Con caldo ed estate, in teoria i numeri dovrebbero mantenersi bassi?

"Non avremo grossi numeri, sarà un'estate tranquilla con il virus che sta circolando molto poco. Il problema sarà tra pochissimo, fra 3-4 mesi: la differenza rispetto all'anno scorso è che mentre prima il virus continuava a covare, quest'anno il fuoco sotto la cenere c'è ma la differenza è che quel fuoco a settembre-ottobre si infiammerà in maniera più incisiva rispetto a quante persone troverà da contagiare. Se arriveremo con l'80% delle persone vaccinate e le scuole con buona parte delle persone vaccinate, è probabile che il Covid trovi un ostacolo alla sua circolazione così come la variante Delta. Se, invece, dovesse trovare grosse comunità non vaccinate, lì potrebbero essere dolori".

Parlando invece di quello che le sta succedendo sul piano personale, come vive questo periodo in cui riceve minacce da parte dei no vax?

"La vivo come una battaglia tra il bene ed il male verso qualcuno che si è fatto un discreto mazzo in questo ultimo anno e, come minimo, c'è poca riconoscenza da una piccola parte, almeno spero. Vengo preso come capro espiatorio di essere pro-vaccini e, da un certo punto di vista, dispiace ma dall'altro fa piacere perché se attaccano me è un modo di attaccare chi si spende per lo Stato. Non dimentichiamoci che noi medici e ricercatori in prima linea siamo uomini dello Stato. Se aiutiamo a portare avanti una campagna vaccinale e spieghiamo alla gente cose che dovrebbero fare altri, lo Stato ci deve superare".

In che senso?

"Facciamo il lavoro anche di altri: è evidente che se i no-vax attaccano Bassetti e Burioni è perché dall'altra parte c'è qualcuno che evidentemente non ha voluto metterci la faccia. Le istituzioni ministeriali, che siano l'Istituto Superiore di Sanità il ministro della Salute, non vengono visti come interlocutori credibili. Se attaccano me, è verosimile che pensino che sia io a decidere ma nella realtà io non decido un bel niente, chi decide sono il ministero ed i suoi consulenti. Vorrei capire come mai attaccano me e non i consulenti del ministro. Se la partita dev'essere politica c'è qualcosa che non sta andando bene e tutti dovrebbero prendersi le loro responsabilità".

Lei, addirittura, in questo momento ha una scorta che la protegge?

"Ho una sorveglianza, la polizia sorveglia dove lavoro, dove vivo e quando vado ad eventi pubblici mi sorvegliano da vicino".

Gli insulti e le minacce che riceve in rete vengono intercettati e selezionati?

"Ho un avvocato che ha denunciato tutto alla Digos ed alla Procura: ogni volta che una persona mi insulta o minaccia lo denuncio. Il messaggio è che nulla, nulla, nulla, lo dico tre volte, sarà lasciato intentato. Andrò fino in fondo, queste persone pagheranno economicamente e penalmente ma sicuramente sappiano, perché hanno già provato a chiedere scusa, che io non mi fermo. Io vado a processo, li porto in tribunale e pagheranno fino all'ultimo euro. I soldi poi saranno devoluti in beneficenza ma questi infami, vili e meschini devono pagare.

Le minacce le ha subìte anche la sua famiglia?

"Si, quando metti di mezzo la mia famiglia, mia madre e mio padre morti, metti di mezzo i miei figli e la mia professionalità devi pagare. Uno Stato che non sa difendere la propria Scienza è uno Stato che non è Stato: ho ricevuto la solidarietà dei colleghi e del Presidente della Regione Liguria Toti ma poi un enorme e rumorosissimo silenzio che dimostra come, alla fine, la politica che oggi ci governa in ambito sanitario avrebbe potuto spendere una parola".

Glielo stavo per domandare: non è da ieri che riceve minacce ed un insulti, qualcuna delle istituzioni le ha fatto sentire la propria vicinanza?

"Nessuno, nessuno, silenzio assordante.

Non ho ricevuto nessuna telefonata, non ho un messaggio da parte del ministro e di nessuno. Sento regolarmente Pierpaolo Sileri con il quale c'è anche un rapporto d'amicizia ma Sileri rappresenta Sileri ma da parte del ministero e di altre figure non ho ricevuto nessun messaggio di solidarietà".

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