Saman Abbas è stata uccisa? Il movente è legato alla sua opposizione al matrimonio forzato con un cugino più vecchio in Pakistan? E, se è stata uccisa, dov’è il suo corpo? Ci sono tanti interrogativi aperti nel caso della scomparsa e del presunto omicidio della 18enne di origine pakistana, sparita da Novellara la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. Ma nuovi filmati inediti aprono a ipotesi schiaccianti per chi è accusato, ovvero i famigliari della ragazza.
Questi filmati sono relativi a ciò che hanno ripreso, da diverse angolazioni il 29 aprile 2021, le telecamere di sorveglianza dell’azienda agricola in cui vivevano e lavoravano gli Abbas. La notte successiva Saman sarebbe svanita nel nulla.
I video, mostrati in esclusiva a “Quarto Grado”, ripercorrono ore concitate. Nel pomeriggio del 29 aprile, si vede Danish Hasnain, zio di Saman ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, giungere a casa Abbas. Poco dopo, a favor di telecamera, passa il fratellino della 18enne a bordo di un quad. Perché il quad non è mai stato menzionato dal fratello nelle sue accuse verso lo zio, e anzi è stato affermato che la famiglia non disponeva di mezzi? Un quad è un piccolo mezzo sì, ma ha quattro ruote ed è abbastanza potente e veloce per attraversare strade sterrate. E avrebbe potuto trasportare il corpo.
Nei filmati si vede anche il fratello rincasare: ha sempre sostenuto che lo zio e i cugini non volessero essere visti mentre scavavano la fossa per Saman. Ci sono poi incursioni di Danish e degli altri due indagati, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Quest’ultimo si sarebbe anche fermato a discorrere con Nazia Shaheen, madre della giovane e anche lei sotto indagine ma in contumacia con il marito Shabbar Abbas.
Ci sono poi i video ormai celebri dei tre uomini con pala e piede di porco, ma anche un piccolo spezzone di Danish che sembra imbracciare una pentola e fa segno a Nomanhulaq di seguirlo dietro la casa. I due infine sono ancora nel piazzale e poi tra le serre, finché non li si vede allontanarsi come due ombre in bici sulla provinciale.
In tutto questo spuntano le dichiarazioni che Nazia ha reso alle forze dell’ordine nel novembre 2020, quando Saman denunciò i genitori per il
matrimonio forzato. “Noi vogliamo bene a nostra figlia e se lei non vuole sposarsi con il cugino in Pakistan non la forzeremo ovviamente a sposarsi”, avrebbe detto la donna. C’è da chiedersi se abbia mentito e perché.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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