Non hanno voluto mostrare al capotreno alcun documento d'identità, dando in escandescenze. Il motivo? Uno dei due è risultato essere clandestino in quanto privo di permesso di soggiorno, come appurato al termine degli accertamenti delle forze dell'ordine. Sta di fatto che ad aver pagato il prezzo più salato della vicenda sono stati i passeggeri del treno regionale Empoli-Siena, soppresso dopo quanto successo proprio a causa del ritardo accumulato.
Protagonisti della vicenda sono due uomini originari della Nigeria, uno di 29 anni e l'altro di 37, denunciati in stato di libertà alla procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio e violazioni del testo unico sull’immigrazione. Un episodio svoltosi in Toscana nelle scorse ore: stando a quanto riportato dai media locali, i due extracomunitari sarebbero saliti su un treno particolarmente frequentato da pendolari, che congiunge il capoluogo senese con la cittadina della provincia di Firenze. Avrebbero quindi preso posto in uno degli scompartimenti, senza però aver acquistato il biglietto. Una lacuna emersa durante le operazioni di controllo compiute dal personale di Trenitalia: una volta constatato che nessuno dei due avesse il ticket, il capotreno ha chiesto loro un documenti d'identità per elevare la sanzione prevista in casi del genere.
Il treno rimasto fermo
Un invito che gli africani avrebbero rispedito al mittente, in quanto nessuno dei due aveva con sè alcun documento identificativo. E lo stesso avrebbero fatto dinanzi alla richiesta di scendere dal mezzo, fermato dal macchinista nei pressi di Castelfiorentino (un Comune dell'hinterland fiorentino più o meno a metà strada del tragitto) proprio per questo motivo. Stando anzi ad alcuni presenti, a quel punto avrebbero anzi iniziato ad inveire contro il dipendente, minacciando ritorsioni e pretendendo di proseguire il viaggio. Il treno è quindi rimasto fermo per diversi minuti: il tempo di far sì che i carabinieri, allertati dal capotreno, giungessero sul posto per evitare il peggio e ricondurre al più presto i nigeriani alla ragione.
E i militari dell'Arma hanno dovuto lavorare non poco per convincerli: l'operazione ha finito con far accumulare ulteriore ritardo alla corsa, che è quindi stata soppressa causando non pochi disagi tanto agli utenti in viaggio quanto a quelli che stavano aspettando il treno nelle stazioni successive.
Alla fine, i carabinieri hanno condotto sia il ventinovenne che il trentasettenne in caserma per i dovuti accertamenti e il quadro è apparso d'improvviso più chiaro: uno dei due è risultato essere irregolare sul territorio nazionale. Per tutti e due è quindi scattata inevitabilmente la denuncia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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