"Non troviamo casa perché siamo gay", la denuncia di una coppia

Due fidanzati di Torino non riescono a trovare un appartamento in cui andare ad abitare a causa della loro omosessualità

"Non troviamo casa perché siamo gay", la denuncia di una coppia

"La proprietà non vuole. Vuole una famiglia. Vuole qualcuno che stia a lungo. Io provo a ribattere...ma nella casa in cui sto sono quasi 8 anni... 'lo so Simone ma vuole una famiglia'. Questa la denuncia fatta su Facebook da una coppia di ragazzi gay.

È Simone Schinocca a scrivere un lungo post sul social per raccontare la propria difficoltà e quella del suo compagno nel trovare un appartamento in affitto dove andare ad abitare insieme. Si potrebbe pensare che la coppia non abbia i requisiti richiesti. E invece no. "Due tempi indeterminati (uno in una solida azienda con ottimo stipendio, uno per una compagnia teatrale, stipendio un bel po' più bassetto, ma pur sempre Tempo Indeterminato) - scrive Simone - e ottima referenza (Io: 'Stiamo iniziando a cercare una casa un po' più grande'. Padrona di casa attuale: 'Noooo, avete sempre pagato, mi lasciate una casa più bella di come l'avete trovata, mai nessun problema in quasi 8 anni'). Insomma nessun problema. Solo il fatto di essere gay. E a detta del ragazzo non è la prima volta che succede. "Ci era capitato già qualche mese fa, casa bella bella in via Cibrario - si legge ancora nel post - la vediamo alle 19.30 ultimo appuntamento. Chiamo agenzia alle 9 del mattino per fare la proposta dopo una notte a parlarne, sognar, far conti e prender misure dei nostri mobili. L'agenzia ci dice 'L'abbiamo affittata, abbiamo ricevuto una proposta (e io penso saranno stati aperti stanotte?!?) e voi non avete garanzie che invece l'altra coppia può garantire!' Non me l'aspettavo... penso può capitare... infondo ognuno è libero di dar casa propria a chi vuole".

Forse si tratta di un caso, o forse no ma le conclusioni di Simone nascondo indignazione e amarezza: "E pensare che volevamo cercare una casa più grande proprio per essere ancora di più famiglia, per ospitare quando volessero soprattutto

pezzi di famiglia e se fosse capitato amici e amiche a cui vogliamo bene come fratelli e sorelle. Che tristezza... la discriminazione non è un concetto astratto. È qui... è ora... è ovunque dietro l'angolo".

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