Quando aveva solo 13 anni, i genitori lo avevano affidato alle cure di un noto psichiatra del Pesarese, consulente, fra l’altro, del tribunale di Rimini. Ma il professionista, stando alle accuse, avrebbe, prima convinto il ragazzo di essere gay, e poi abusato ripetutamente di lui. Ora lo psichiatra rischia il processo: la procura di Rimini ha chiesto il suo rinvio a giudizio.
La squallida storia - scrive Il Resto del Carlino - ha avuto inizio nel 2011. A causa di problemi a scuola, i genitori del ragazzo, decidono di affidarlo alle cure del professionista, conosciuto in tutta Italia. Secondo le accuse, però, durante le sedute, il medico gli spiega che il suo malessere potrebbe essere provocato dalla sua mancata accettazione di essere omosessuale. Il giovane paziente si autoconvince di essere gay e inizia a ricevere le attenzioni del suo medico: prima baci, poi veri e propri rapporti sessuali consumati in vari studi del medico o in auto.
Il paziente si sente "guarito" e smette di frequentare lo psichiatra. Ma, col passare degli anni, il ragazzo capisce di non essere omosessuale: è attratto dalle donne e si fidanza con più ragazze.
Si convince di essere stato "usato" dallo specialista e racconta tutto ai genitori. Un anno fa decide di presentare una denuncia, che dà il via alle indagini dei carabinieri, fino alla richiesta di rinvio a giudizio del pm. A breve sarà fisata l'udienza preliminare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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