Le ossa ritrovate all'interno di una pertinenza del palazzo della Nunziatura apostolica, di proprietà del Vaticano, non sembrano troppo degradate.
Ad asserirlo è stato Gianni Arcudi, direttore di Medicina Legale presso Tor Vergata, la seconda università romana per anno di fondazione. Ma sono emerse anche novità sulle tempistiche: "Inizieremo nel pomeriggio le analisi, i reperti non sono ancora stati aperti - ha fatto sapere Arcudi, come riportato sull'Huffington Post". Poi la riflessione sull condizioni dei reperimenti: "Ad un primo esame non sembrano troppo degradati, anche se sono stati interrati in un terreno umido, ma lo sapremo con certezza solo dopo aver pulito le ossa". Un passaggio fondamentale, stando a quello che si prevede, sarà la comparazione del Dna con quello dei familiari della Orlandi. Quello, con ogni probabilità, sarà l'esame scientifico in grado di chiudere il cerchio su tutte le ipotesi che sono state fatte. Ma bisognerà pure vedere se quest'operazione sarà fattibile.
Altri sospetti giornalistici, come i lettori ricorderanno, riguardano Mirella Gregori, un'altra giovane scomparsa a poca distanza di tempo dalla povera Emanuela e la moglie del custode di quel palazzo, donna di cui si sarebbero perse le tracce negli anni 60'. Allo stato delle cose, non si può escludere che i resti non siano di proprietà di queste tre persone.
"Ora - ha continuato il perito - dobbiamo pulire, catalogare e ricomporre le ossa, poi si vedrà se è possibile estrarne il Dna.
In questo caso serviranno 7-10 giorni per un risultato, e nel frattempo, a seconda dello stato di conservazione, potremo fare delle ipotesi su quando sono state interrate, età, sesso e altezza della vittima". Erano attese notizie per oggi. Adesso sappiamo quando inizieranno gli esami.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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