Dopo l'operazione Xenia che ha portato all'arresto del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, emergono alcuni dettagli sulle accuse a suo carico di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Di fatto il primo cittadino pro-accoglienza del comune calabrese viene definito negli atti dell'inchiesta come un "sindaco spregiudicato" che organizzava matrimoni di "convenineza" tra cittadini del suo paese e donne straniere per consentire a queste di rimanere in Italia.
Di fatto, sempre da quanto emerge dalle carte dell'inchiesta, il sindaco e la sua compagna, Tesfahun Lemlem avrebbero "architettato degli espedenti criminosi tanto semplici quanto efficaci per aggirare la diciplina prevista dalle norme" per ottenere il permesso per entrare nel nostro Paese. Poi gli atti dell'inchiesta accendono un faro proprio sulle modalità usate dal sindaco per "combinare" questi matrimoni.
Gli investigatori hanno riscontrato una "lunga serie di irregolarità amministrative e di illeciti che costellavano la realizzazione del progetto . Il sindaco e la compagna trasgredivano le norme civili, amministrative e penali". Di fattoi adesso il primo cittadino di Riace dovrà rispondere di queste accuse. Adesso si trova agli arresti domiciliari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.