"Questi numeri...". Zangrillo spegne così l'allarme

Con la tabella quotidiana dei nuovi positivi, Alberto Zangrillo ha messo in evidenza come sia ormai anacronistico l'aggiornamento quotidiano

"Questi numeri...". Zangrillo spegne così l'allarme

Da tempo Alberto Zangrillo chiede che venga sospeso il comunicato quotidiano dei nuovi positivi al Covid. Nonostante l'Italia stia vivendo la sua quarta ondata, i numeri sono relativamente bassi, tanto da non giustificare un aggiornamento giornaliero che contribuisce ad aumentare l'ansia e la paura nei cittadini. Nel suo ultimo post ha condiviso la tabella del 7 agosto, sottolineando che "per gli Italiani responsabili e sani di mente, sotto quotidiano attacco mediatico, questi numeri non hanno alcun significato". Non è il primo esperto che pone l'accento su questo tema, perché anche Matteo Bassetti nei giorni scorsi ha fatto un ragionamento simile, spiegando che non è possibile mettere a paragone la terza ondata dello scorso inverno con la quarta che è in atto in queste settimane.

I numeri del bollettino di ieri dicono che in Italia ci sono stati poco più di 6.900 nuovi contagi rilevati su circa 290mila tamponi effettuati, un numero che tiene conto anche di quelli rapidi antigenici, per una percentuale di positivi/testati del 2,3%. In tutto il Paese i ricoveri nei reparti ordinari sono cresciuti di 84 unità mentre quelli in terapia intensiva di 11 e sono stati registrati 22 decessi. Pur essendo una nuova ondata, è evidente che i numeri siano molto più bassi rispetto all'inverno, quando i contagi hanno sfiorato anche i 30mila ogni giorno.

Come ha fatto notare Matteo Bassetti, "nella terza ondata era un numero 10 volte maggiore". Anche i ricoveri non sono ai livelli delle precedenti fasi dell'epidemia, sia nei reparti ospedalieri che in quelli di terapia intensiva, per i quali il primario della clinica Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova chiede di modificare i parametri di conteggio. "Cominciamo a non contare più quei soggetti che sono diventati negativi al virus, perché non è corretta una conta di questo tipo. È evidente che, se sommi un mattone e un muro, quel mattone fa andare il muro sopra una certa misura", ha affermato qualche giorno fa Bassetti, ricordando anche nelle terapie intensive si trovano ancora soggetti ricoverati dalla terza ondata, ormai negativizzati.

Per l'epidemiologo della Statale di Milano, Carlo La Vecchia, la quarta ondata pare sia al giro di boa, perché "tra una settimana anche l’indice di contagio potrebbe scollinare sotto l’1 e sarebbe la conferma che l’ondata si sta livellando per poi spegnersi".

Il picco dei contagi, quindi, dovrebbe essere stato raggiunto e dopo la fase di plateau inizierà la discesa. Se così fosse, è evidente che i numeri di questa ondata siano stati ben più contenuti rispetto alle altre, con gran merito dell'avanzato stato di vaccinazione della popolazione.

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