Nuova tragedia in mare: 54 persone che tentavano di raggiungere l’Italia dalla Libia su un gommone sono morte, per disidratazione, nei giorni scorsi. Lo riferisce un comunicato dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) riportando la testimonianza dell’unico superstite che ha raccontato un calvario durato 15 giorni. Gli immigrati erano partiti dalle coste libiche alla fine del mese scorso - stando al racconto dell'unico superstite, al momento ricoverato in ospedale - e dopo un giorno di navigazione erano arrivati in prossimità della costa italiana. Ma "i forti venti avrebbero spinta indietro l’imbarcazione, un gommone che dopo alcuni giorni ha iniziato a sgonfiarsi". A bordo un calvario: non c’era acqua e gli immigrati sarebbero morti, progressivamente, di sete e disidratazione dopo aver tentato di bere anche l’acqua salata.
Il superstite, un eritreo, è stato avvistato ieri notte a largo delle coste tunisine, mentre era aggrappato a resti del gommone ed un tanica,
da alcuni pescatori che hanno allertato la Guardia Costiera tunisina che è poi intervenuta per il soccorso. L’uomo è stato immediatamente portato all’ospedale di Zarzis dove è ricoverato per assideramento e disidratazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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