Nuove Br, la Cassazione: "Sì alla riduzione delle pene, non fu terrorismo"

La Suprema corte dice sì alla riduzione delle condanne per gli undici imputati nel processo alle Nuove Br: la loro fu un'associazione sovversiva senza finalità di terrorismo

Nuove Br, la Cassazione: "Sì alla riduzione delle pene, non fu terrorismo"

Chiamateli sovversivi, ma non terroristi. La sezione feriale penale della Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Milano emessa il 28 maggio scorso a carico di undici persone.

La Cassazione ha detto sì alla riduzione delle condanne per gli imputati al processo delle Nuove Br: la loro fu un’associazione sovversiva senza finalità di terrorismo. Per undici imputati, dunque, la condanna diventa definitiva: la pena più alta è quella inflitta a Claudio Latino, che dovrà scontare 11 anni e mezzo di reclusione. Confermata anche l’assoluzione di Salvatore Scivoli.

La Suprema Corte ha così dichiarato inammissibile sia i ricorsi presentati dagli imputati, sia quello della Procura Generale di Milano, che chiedeva pene più alte e il riconoscimento della finalità di terrorismo.

Secondo l’accusa gli 11 presunti appartenenti alle nuove Br stavano preparando una serie di attentati tra cui un’azione contro il giuslavorista Pietro Ichino. Tutto è nato da una inchiesta della Digos di Milano partita nel 2004 dopo il ritrovamento di materiale eversivo in una cantina.

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