L'Unione Europea lo aveva inserito nella black list che annovera i cittadini più vicini al presidente russo Vladimir Putin già all'indomani dello scoppio del conflitto fra Russia ed Ucraina. E in una delle proprietà a lui riconducibili (secondo gli investigatori) sarebbero stati rilevati numerosi abusi edilizi. Sono i dettagli delle indagini che il nucleo investigativo di polizia agroalimentare e forestale dei carabinieri forestali di Grosseto sta effettuando da tempo nella zona di Villa Feltrinelli (così chiamata perché venne fatta costruire dall'imprenditore Carlo Feltrinelli nel 1940) a Monte Argentario, sulla costa toscana, e che ora rischiano di mettere ulteriormente nei guai German Khan.
L'immobile in questione (salito alla ribalta delle cronache poco meno di un ventennio fa, quando nel 2005 vi si celebrò il matrimonio fra l'imprenditore romano Stefano Ricucci e la showgirl Anna Falchi) è stato acquistato dall'oligarca russo German Khan nel 2012 per una cifra vicina ai venti milioni di euro, ma risulta intestato ad una società sulla quale gli agenti della guardia di finanza stanno portando a termine una serie di accertamenti.
Ciò non avrebbe però impedito al proprietario di effettuare una serie di interventi edilizi senza aver prima chiesto il permesso al Comune e alla Soprintendenza alle belle arti: grazie ad una serie di foto aeree scattate dall'elicottero (la proprietà si estende del resto su una superficie complessiva vicina ai trenta ettari e il complesso residenziale comprende anche un eliporto) gli inquirenti avrebbero notato sostanziali discordanze fra gli atti inviati agli uffici comunali per il via libera ai lavori e lo stato effettivo dei luoghi.
Quella che ad esempio era stata presentata come un'opera di recupero della vecchia fornace si è invece rivelata ad operazione conclusa la costruzione di un appartamento di pregio, accanto alla reggia da trentaquattro stanze. Nello spazio fra la villa e il mare (con vista sull'Isola del Giglio) era stata inoltre spianata una strada, anche in questo caso (sembrerebbe) in totale assenza di permessi. Ad oggi, gli indagati risulterebbero sette e non è escluso che nelle prossime settimane possano emergere gli estremi per procedere ad un sequestro, come del resto già avvenuto in altre parti d'Italia con beni riconducibili a personalità legate a Putin.
Khan è poi azionista di maggioranza di Alfa Group, gruppo che attraverso Alfa Bank avrebbe finanziato tra l'altro un progetto di beneficienza gestito da una delle figlie del capo di stato russo. Secondo la gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, infine, "è considerato uno delle persone più influenti della Russia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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