La pressione esercitata dagli sbarchi su Lampedusa è quella dell'estate, eppure è ottobre inoltrato. Il flusso di persone che arrivano nel nostro Paese è ancora sostenuto e a meno di interventi da parte del nuovo governo, non sembra essere destinato a diminuire. Ed è probabilmente questo uno dei motivi per i quali dalle coste del nord Africa continuano a imbarcarsi tanti migranti, che sperano di raggiungere il nostro Paese prima che il governo di centrodestra che si sta per insediare applichi delle strette. Il risultato sono flussi ininterrotti, come gli 11 sbarchi di ieri a Lampedusa, e un hotspot al collasso con oltre mille ospiti, quando potrebbe ospitarne al massimo 350. Ma non c'è solo l'isola delle Pelagie, perché un inconsueto numero di sbarchi si sta registrando in Sardegna così come in Calabria. Sono 76.716 i migranti arrivati da gennaio sulle nostre coste, contro i 50.876 dello stesso periodo di un anno fa.
Lampedusa al collasso: oltre 1.000 migranti
I numeri sono ciò che meglio spiega la situazione di Lampedusa: nella sola giornata di ieri ci sono stati 11 eventi sull'isola siciliana, che hanno portato un totale di 548 persone all'interno dell'hotspot di cala Imbriacola. Ieri, all'interno della struttura erano presenti oltre 1.100 persone: il Viminale ha disposto il trasferimento di 443 stranieri con il traghetto di linea diretto a Porto Empedocle ma il bilancio di entrate/uscite è comunque sempre positivo per l'hotspot, dove a fronte di 443 partenze ci sono stati 548 arrivi. Tenere oltre mille persone all'interno di un hotspot che ne può ospitare al massimo 350 è complicato per le forze dell'ordine e di soccorso, che da mesi lavorano in condizioni di elevato stress senza che ci sia nemmeno uno spiraglio di respiro.
A Pantelleria gli arrivi sono più che raddoppiati rispetto a un anno fa. Da gennaio a oggi, infatti, sull'isola sono sbarcati 4.542 stranieri contro i 2.555 complessivi arrivati nel 2021. Tra ieri e oggi ne sono sbarcati 52 a Pantelleria e altri 16 a Marettimo: la maggior parte di questi ha fatto domanda di protezione internazionale, ottenendo il trasferimento negli appositi centri sparsi sul territorio nazionale. Gli altri sono destinatari di provvedimenti amministrativi con ordine del questore a lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni. Ordine che, come sempre, difficilmente verrà rispettato.
Arrivi in Sardegna: quasi 100 migranti in un giorno
Quando aumentano i flussi, anche la Sardegna diventa porto di sbarco per i barchini salpati dal nord Africa. In 24 ore ne sono arrivati 92 sulla costa sud-occidentale dell'isola, in larga parte tunisini. Le prime 20 persone, di nazionalità tunisina e sprovviste di documenti di riconoscimento, sono state intercettate sulla strada statale 195, in località Santa Margherita di Pula, dai carabinieri della stazione locale e da quelli di Capoterra. Altri 10 migranti di nazionalità algerina sono stati intercettati da un pattugliatore della guardia di finanza al largo di Capo Teulada e fatti sbarcare nel porto turistico di Sant'Antioco. Successivamente, altre 15 persone sono state individuate in località Su Giudeu, nel comune di Domus de Maria. Anche queste sono di sedicente nazionalità algerina. Sono stati trasferiti tutti nel centro di accoglienza di Monastir, in provincia di Cagliari.
La nave ong a Taranto con 300 migranti
Sono esattamente 293 i migranti che nelle prossime ore sbarcheranno a Taranto dalla nave Geo Barents della ong francese Medici senza frontiere.
La maggior parte delle persone a bordo è di nazionalità gambiana, egiziana e libica, ma sono rappresentati ben 16 Paesi africani. La Geo Barents dovrebbe arrivare nella mattinata di sabato, dopo che Malta ha ignorato la richiesta di porto sicuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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