Oltre Dahmer. Quando lo stalking rimanda a terribili omicidi

"The Watcher" è una serie dello stesso autore di "Dahmer": racconta una vera storia di stalking con rimandi a casi celebri di omicidio

Screen trailer Netflix via YouTube
Screen trailer Netflix via YouTube

Insieme a “Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer”, Ryan Murphy sta riscuotendo su Netflix un grande successo di pubblico anche grazie alla miniserie “The Watcher”.

La miniserie è ispirata a una storia vera ma i cui nomi sono stati cambiati, un caso di stalking mai risolto che ha riguardato l’acquisto di una casa e le minacce ricevute dalla famiglia che vi andò ad abitare. La cronaca dietro alla serie è forse addirittura più interessante, perché contiene degli elementi di mistero reali, e non immaginari e trasfigurati dall’arte scenica.

La storia di stalking dietro la serie

Al civico 657 di Westfield Boulevard c’è un’incantevole casa vittoriana. L’abitazione fu acquistata nel 2014 per 1,3 milioni di dollari dai coniugi Derek e Maria Broaddus: la coppia ci avrebbe abitato con la famiglia, come racconta People. Ma accadde qualcosa: iniziarono a ricevere delle lettere inquietanti in cui uno stalker si firmava appunto “The Watcher”, ossia l’Osservatore. Così non si trasferirono mai nell’edificio, pur continuandone a pagare il mutuo e le tasse di proprietà: i Broaddus affittarono quindi l’abitazione a un’altra famiglia e poi la vendettero per poco meno di 1 milione di dollari, 3 anni più tardi.

I nuovi proprietari di casa non hanno mai ricevuto lettere minacciose e il caso, mai risolto, resta ancora aperto, sebbene le indagini si siano interrotte da tempo. I Broaddus sono rimasti nella cittadina di Westflield, naturalmente in un'altra casa, e Derek pubblica ancora oggi aggiornamenti Twitter su questa storia. Pare che non guarderanno la serie: hanno trovato il trailer già abbastanza stressante dal loro punto di vista.

Le citazioni e gli inside joke che rimandano a veri omicidi

Polanski, Manson e John Lennon

Charles Manson

Nella serie, come spesso accade nei lavori di Ryan Murphy, sono presenti citazioni e inside joke relativi ad altre opere oppure a storie di cronaca nera realmente accadute.

Un rimando immediato è a “Rosemary’s Baby”, film di Roman Polanski in cui una giovane coppia si trasferisce in un appartamento venendo a contatto con dei vicini satanisti. L’ombra di vicini che praticano presunti riti satanici è anche in “The Watcher”. E in più è presente nel cast la protagonista del film, Mia Farrow, che nella celeberrima pellicola dà alla luce l’Anticristo.

Chiaramente il film di Polanski possiede anche una lettura diversa oggi. Nell’estate del 1969 la moglie del regista Sharon Tate e alcuni ospiti nella loro casa in Cielo Drive a Los Angeles furono infatti massacrati dai membri della Family di Charles Manson. Gli omicidi della Manson Family sono visti nell’immaginario collettivo come “opera del diavolo”, sebbene in realtà siano legati a questioni di droga.

Rosemary’s Baby” è inoltre ambientato all’esterno del Dakota Building. Qui, nei pressi di quella che fu la residenza Ono Lennon, il cantante John Lennon fu ucciso da colpi di pistola esplosi da Mark David Chapman, fan dei Beatles che aveva progettato l’omicidio di diverse personalità dello spettacolo e della politica.

Leopold e Loeb

Una famiglia che si trasferisce e viene molestata e minacciata da vicini è al centro della trama di “Funny Games”, e “The Watcher” ricorda in alcuni momenti questo film anche per la presenza della stessa protagonista, Naomi Watts. “Funny Games” è tra l’altro liberamente ispirato alla storia di Leopold e Loeb.

Questi erano Nathan Freudenthial Leopold jr e Richard A. Loeb, due studenti di 18 e 19 anni che il 21 maggio 1924 uccisero a Chicago l’adolescente Bobby Franks. Il ragazzino venne colpito con uno scalpello e soffocato con una calza: Leopold e Loeb avevano intenzione di commettere il delitto perfetto e al tempo stesso chiedere un riscatto facendo credere ai famigliari della vittima che fosse ancora in vita. Abbandonarono il corpo in Indiana, nudo e con il volto cosparso di acido cloridrico. Ma il corpo fu trovato e gli inquirenti risalirono ai colpevoli.

I due furono condannati all’ergastolo. Loeb morì in carcere nel 1936, ucciso da un altro detenuto che si stava difendendo da un suo assalto sessuale e che quindi non fu punito in virtù della legittima difesa. Leopold fu scarcerato nel 1958, si trasferì a Porto Rico dove morì per infarto nel 1971.

La ragazza nello stagno

Un altro dei rimandi palesi di "The Watcher" è legato ad alcune inquadrature della casa: ci sono dei momenti in cui il 657 di Westfield Boulevard assomiglia fin troppo nelle atmosfere tetre alla casa dei Palmer in "Twin Peaks". Forse complice il fatto che regista di due degli episodi di "The Watcher" è Jennifer Lynch, figlia di David, il creatore della serie che parte dall'omicidio di Laura Palmer.

Ma anche quella storia fu ispirata a una reale vicenda di cronaca nera. Nel 1908 la giovane Hazel Drew fu trovata uccisa con un colpo alla nuca, il suo corpo che galleggiava in uno stagno a Salt Lake, cittadina in cui la ragazza viveva.

Dopo il suo omicidio, emersero dettagli inaspettati sul suo stile di vita: Hazel era all'apparenza una brava ragazza, che però, nella massima discrezione, conduceva un'esistenza fuori dai canoni puritani dell'epoca, poiché sognava di abitare altrove, aveva molti corteggiatori e incontrava alcuni uomini. L'assassinio restò irrisolto.

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