Sono passati 7 mesi esatti dalla notte in cui il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega perse la vita, ucciso da 11 coltellate, sferrate in poco più di 30 secondi. E proprio oggi si è aperto il processo, davanti alla prima Corte d'Assise, che vede imputati due americani, Finnegan Lee Elder, di 18 anni, e Gabriel Christian Natale Hjorth di 19. I due sono accusati, oltre che di omicidio, anche di lesioni (nell'agguato è rimasto ferito anche un collega del vicebrigadiere, Andrea Varriale), tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.
La vicenda
A circa 12 ore dalla morte di Cerciello Rega, i due americani vennero fermati. Si difesero sostenendo di aver scambiato i due carabinieri, vestiti in borghese, per uomini mandati da Sergio Brugiatelli, l'intermediario dei pusher di Trastevere a cui gli americani avevano rubato uno zaino, per vendicarsi di una vendita di droga non andata in porto. Dopo l'arresto, iniziò a circolare una foto di Natale Hjort, bendato, seduto in caserma e la procura apre un'inchiesta. Nel frattempo, qualche giorno dopo, il gip convalidò il fermo per gli americani, che vennero condotti in carcere. Poi, il 14 novembre dello scorso anno, la procura ottenne il giudizio immediato Lee Elder e Hijorth e il processo venne fissato per il 26 febbraio del 2020.
Parallela all'omicidio correva anche l'inchiesta sul bendaggio di uno degli imputati, le cui indagini si chiusero nel dicembre 2019: a rischiare il processo sono due carabinieri, uno dei quali avrebbe bendato il ragazzo (accusato di abuso di autorità), mentre l'altro avrebbe scattato la foto (indagato, come riporta Agi, "per divieto di pubblicazione di immagini di persona privata della libertà").
Il processo
È iniziato oggi il processo ai due americani, accusati dell'omicidio del vicebrigadiere. Sono stati ammessi come parti civili, oltre ai familiari della vittima (la madre, la moglie e il fratello) anche il Ministero della Difesa e quello dell'Interno. Amessi anche Andrea Varriale, che era in servizio insieme a Cerciello Rega, l'Associazione vittime del dovere e Sergio Brugiatelli, come vittima di tentata estorsione.
Il pm ha chiesto anche l'acquisizione dei colloqui in carcere di Finnegan Elder Lee con avvocati e familiari e le relative trascrizioni, attraverso una perizia. Inoltre, la procura ha depositato le registrazioni delle conversazioni tra Sergio Brugiatelli, presunto mediatore del pusher, e Natale Hjorth.
La difesa ha chiesto di sentire anche il carabiniere indagato per il bendaggio in caserma e quello che avrebbe scattato la foto, poi diffusa.
Inoltre è stato chiesto di sentire anche l'allora comandante della stazione dei carabinieri, in reazione al fatto che i due militari non avevano le pistole.Su tutte queste richieste, la Corte d'Assise deciderà nella prossima udienza, fissata per il 9 marzo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.