Nessun colpevole. A distanza di decenni l'omicidio del giornalista Mauro De Mauro resta impunito. La Corte di Assise di appello di Palermo, presieduta da Biagio Insacco, ha assolto l'unico imputato del processo: Totò Riina. Il cronista del giornale L’Ora venne sequestrato il 16 settembre 1970 e non fu mai più ritrovato. I giudici, dopo quasi quattro ore di camera di consiglio, hanno confermato la sentenza d’assoluzione di primo grado per il capomafia accusato di essere il mandante dell’omicidio del giornalista. Il pg Luigi Patronaggio aveva chiesto l’ergastolo, ma per le toghenon c'è alcuna colpevolezza. Il caso De Mauro, a suo tempo archiviato, era stato riaperto nel 2001 dopo dichiarazioni del pentito Francesco Di Carlo, secondo cui la mafia aveva deciso di eliminare il giornalista perché era venuto a conoscenza dei progetti del golpe Borghese, in cui era coinvolta Cosa nostra. Di Carlo, ex boss di Altofonte che peraltro deporrà giovedì nel processo per la trattativa Stato-mafia, aveva dichiarato che De Mauro fu ucciso e che venne sepolto alla foce del fiume Oreto.
Questa ricostruzione non aveva retto già nel processo di primo grado, in cui l’accusa era stata sostenuta dall’allora procuratore aggiunto Antonio Ingroia: a 10 anni dalla riapertura delle indagini, Riina era stato infatti assolto dalla Corte di assise il 10 giugno del 2011.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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