Una confessione choc che ha colpito e non poco i telespettatori di Quarto Grado. Il programma di Rete 4 per la prima volta ha mandato in onda le immagini dell'interrogatorio in cui Lucio confessa l'omicidio di Noemi Durini. Una sequenza di parole che lasciano poco spazio alla pietà umana: Noemi è morta in un modo orribile.
Davanti agli inquirenti Lucio ricostruisce in modo chiaro quanto accaduto. Gli inquirenti gli chiedono cosa sia successo mentre si trovava con la ragazza sulla litoranea di Leuca a fumare sigarette. Il 17 risponde: "Poi lei ha detto 'beh, andiamo' e ci siamo fermati in una campagna". E ancora, proseguge Lucio: "Lei ha detto. 'Fermiamoci qua'. Abbiamo avuto un rapporto". "E poi?", chiedono gli investigatori. A questo punto comincia il racconto di quei momenti terribili: "Siamo scesi dalla macchina, lei ha cominciato a gridare 'no noi dobbiamo ammazzarli, noi dobbiamo ammazzarli" e come ha fatto in passato prendeva comando su di me". Di fatto il 17enne sostiene che la ragazza volesse uccidere i suoceri colpevoli di ostacolare la loro relazione. Il racconto del killer prosegue: "Ha cominciato a spingermi, a graffiarmi, a fare cose così. E io da là non ci ho visto più". Qui scatta il racconto del massacro della pvera Noemi: "È successo che sono andato di dietro e le ho infilzato il coltello in testa. Poi con delle pietre le ho frantumato la testa". Parole che non lasciano spazio a commenti.
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