Alle 11.30 di questa mattina, venerdì 17 giugno, si è concluso l’interrogatorio di garanzia di Martina Patti, la madre 23enne di Elena Del Pozzo, la bambina uccisa a coltellate. La donna, che ha confessato di aver ucciso la figlia, è accusata di omicidio e occultamento di cadavere. L’udienza si è tenuta davanti al Giudice per le indagini preliminari Daniela Monaco Crea. Il legale della difesa, l’avvocato Gabriele Celesti, nella serata di ieri aveva preso parte a una videochiamata con la sua assistita in vista dell’interrogatorio che ci sarebbe stato oggi.
Ancora punti da chiarire
L’avvocato ha spiegato ieri: “Abbiamo parlato mezzora. È molto provata e scossa dallo stato di detenzione. Quando parla della figlia è travolta dall’emozione e piange, ma vuole collaborare con gli inquirenti”. Invece oggi, in seguito all’interrogatorio tenutosi all’interno della casa circondariale di Piazza Lanza, ha affermato solo che la sua assistita ha risposto alle domande del giudice e che non poteva aggiungere ulteriori dettagli. Non si può quindi ancora sapere il contenuto delle dichiarazioni fatte dalla 23enne davanti al giudice. Secondo quanto reso noto da fonti informate, la donna ha in pratica confermato quanto aveva già detto a carabinieri e procura, ribadendo di avere ucciso, da sola, la figlia Elena, di 5 anni, nel luogo in cui il corpo è stato ritrovato. In procura viene sottolineato che adesso "non resta che attendere l'esito degli accertamenti tecnici, già sollecitati, e quelli dell'autopsia". L'esame autoptico verrà eseguito oggi pomeriggio nell'obitorio dell'ospedale Cannizzaro di Catania.
Durante l'interrogatorio di martedì scorso la donna aveva più volte asserito di non ricordare esattamente cosa fosse successo e aveva però confessato l’omicidio della piccola Elena. Ancora da chiarire se la donna abbia agito da sola o se qualcun altro possa averla aiutata nell’omicidio o nell’occultare in seguito il cadavere. Un altro punto da chiarire riguarda invece il luogo in cui è stata uccisa la bimba: nell’abitazione in cui viveva con la mamma, oppure nel campo dove è stato rinvenuto il suo corpicino senza vita, situato a circa 600 metri dalla casa. Oggi pomeriggio verrà effettuata anche l’autopsia sul corpo, presso l’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
Dove è stata uccisa Elena?
Sia la Procura che l’avvocato Gabriele Celesti, difensore della Patti, hanno nominato i loro consulenti di parte. L’esame autoptico dovrebbe dare certezze sull’arma utilizzata per commettere il delitto, forse un coltello o una mazza, e dire con quanti colpi sia stata uccisa Elena.
Nella giornata di domani gli uomini della Scientifica si occuperanno di effettuare i rilievi all’interno dell’abitazione di famiglia e, in particolare, cercheranno di trovare eventuali tracce ematiche per stabilire se la vittima sia stata uccisa in quella casa, come sostenuto dagli inquirenti, e solo in seguito portata nel campo. Come detto precedentemente, la madre 23enne continua ad affermare di aver ucciso da sola la figlia, nel luogo in cui è stato trovato il cadavere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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