Possibile svolta nel caso di Samira el Attar: i cani molecolari hanno rinvenuto numerose tracce biologiche che potrebbero appartenere alla donna scomparsa. Si sospetta che Samira sia stata uccisa dal marito Mohamed Barbri, rifugiatosi in Spagna, dove è stato recentemente arrestato. Tornando all'importante scoperta nel corso delle ultime indagini, le precitate tracce sono state rinvenute, come informa il Gazzettino, sul punto di strada arginale che costeggia il Gorzone, dove Mohamed si sarebbe fermato per almeno tre ore, nel cuore della notte, il giorno dopo la scomparsa di Samira. I cani delle forze dell'ordine hanno puntato, in particolare, uno stivale da uomo ed un paio di scarpe da ginnastica. Precisiamo come il tipo di stivale rinvenuto, di materiale gommoso, viene spesso utilizzato in campagna dagli agricoltori quando si formano pantani in cui risulta impossibile muoversi altrimenti. Lo stesso Mohamed era un agricoltore ed era solito indossarli quando era al lavoro nei campi a poca distanza da casa. Sono state rinvenute in tutto 12 tracce biologiche, oltre allo stivale di gomma ed alle scarpe da ginnastica. La dozzina è stata opportunamente analizzata a Parma nel laboratorio dei Ris in data 16 gennaio 2020. È ancora presto per dire se tali tracce appartengano effettivamente a Samira.
Samira El Attar: trovate tracce biologiche ed uno stivale sospetto
L'avvocato Daniele Pizzi, legale di Mohamed Barbri e il consulente di parte Marzio Capra, professionista che ha già lavorato sul caso di Yara Gambirasio, hanno potuto assistere agli ultimi accertamente tecnici e irripetibili. Ricordiamo come il marito di Samira El Attar sia attualmente accusato di omicidio e occultamento di cadavere. L'avvocato Pizzi ha dichiarato: "È stata una giornata lunga. Era in programma di analizzare i rinvenimenti fatti da Mohamed sul fossato della statale 16. Parlo dello stivaletto, del portachiavi, del braccialettino e della maglietta nera di Samira. Su questi non sono state trovate tracce di sangue. Poi si è passato ad analizzare quello che i carabinieri hanno trovato in quel punto in cui il gps ha posizionato il mio assistito sull'argine del Gorzone la notte del 22 ottobre. Lì c'è anche una cascina abbandonata. I cani molecolari avevano segnalato ai militari del fogliame, il rubinetto di una fontanella e lo stipite di un cancello. Non è stato trovato sangue nemmeno qui, ma per vedere se ci sono delle tracce biologiche che possano essere ricondotte a Barbri o a sua moglie, bisognerà aspettare ancora del tempo".
Il legale di Barbri ha inoltre chiarito di non essere riuscito ancora a sentire il suo assistito: "Da quella telefonata che mi è arrivata da Madrid la mattina che il mio assistito è stato fermato dalla polizia spagnola, non ho più avuto sue notizie.
Ho anche chiesto, già martedì, alla procura di Rovigo di notificarmi gli atti e di comunicarmi dove si trovi Mohamed, qual è l'autorità giudiziaria competente in Spagna e chi sia il suo avvocato, ma non mi è stato ancora risposto nulla. Ecco perchè interpellerà sia il Ministero della Giustizia che la Procura generale di Venezia. Non è possibile che l'avvocato difensore non sia messo al corrente di queste cose".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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