Nel flusso quotidiano di rifugiati verso l’Europa ci sono terroristi, criminali e foreign fighters: lo ha affermato in una audizione davanti ad una commissione del Senato il comandante Nato in Europa, gen. Philip Breedlove. A suo avviso, l’Isis "si sta diffondendo come un cancro" in questo mix, "sfruttando il vantaggio di vie di minor resistenza, minacciando l’Europa e noi stessi". Breedlove ha anche accusato la Russia di aver "enormemente esacerbato il problema" con le sue azioni in Siria. L'allarme lanciato dalla Nato arriva proprio nel giorno in cui l'Unhcr diffonde i dati sugli sbrachi e sui flussi migratori del 2016. Sono infatti 131.724 i migranti e rifugiati giunti sulle coste europee attraverso il Mediterraneo nei primi due mesi dell’anno. Oltre il 90% di loro (122.637) sono sbarcati in Grecia.
"L'Europa è oggi sull'orlo di una crisi umanitaria che in gran parte si è autoindotta". Il monito è dell' Unhcr, che ricorda come, stando agli ultimi dati di ieri sera, il numero di persone rifugiate e migranti in Grecia che hanno bisogno di accoglienza ha raggiunto quota 24.000. Circa 8.500 di queste persone si trovano a Idomeni, al confine con la Macedonia. Almeno 1.500 hanno passato la notte precedente all'aperto. Gli arrivi totali attraverso il Mediterraneo, nota l'agenzia Onu per i rifugiati, sono diminuiti durante i mesi invernali ma rimangono relativamente alti. I dati di questa mattina mostrano che 131.
724 persone hanno intrapreso il viaggio tra gennaio e febbraio (di cui 122.637 sono arrivate in Grecia). Un numero che si avvicina al totaledi arrivi nei primi sei mesi del 2015 (147.209). Fino ad ora quest'anno, 410 persone hanno perso la vita.
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