Non ce l'ha fatta la bimba di sei mesi che viaggiava a bordo del gommone naufragato a largo del Mediterraneo. A dare l'annuncio del prematuro decesso è la Ong Open Arms con un tweet. "Nonostante gli enormi sforzi dell' equipe medica - scrivono -è venuta a mancare a causa del naufragio. Avevamo chiesto per lei e per altri 6 casi gravi un'evacuazione urgente, da effettuare a breve, ma non ce l'ha fatta ad aspettare. Siamo addolorati".
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— Open Arms IT (@openarms_it) November 11, 2020
Nonostante gli enormi sforzi dell'equipe medica una bimba di 6 mesi è venuta a mancare a causa del naufragio. Avevamo chiesto per lei e per altri casi gravi un'evacuazione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l'ha fatta ad aspettare.
Siamo addolorati. pic.twitter.com/e9OBxxKIGb
Il gommone era stato intercettato a 30 miglia a Nord di Sabratha con a bordo almeno un centinaio di migranti. Ad ogni modo, la piccola non sarebbe l'unica vittima del naufragio. Con lei, infatti, altre 6 persone avrebbero perso la vita. "Ci auguriamo che dopo questa ennesima tragedia qualcosa cambi. In questi ultimi due giorni - precisa con una nota la ong spagnola — le segnalazioni di imbarcazioni in difficoltà sono state continue e la Open Arms si è trovata a dover prestare assistenza da sola, essendo l’unica rimasta a operare nel Mediterraneo dopo che tutti gli assetti umanitari sono stati fermati con pretesti amministrativi". Per questo motivo Open Arms ed Emergency ribadiscono, in scia di di questi tragici accadimenti, che "non è più tollerabile assistere alle reiterate omissioni di soccorso da parte dei governi europei che, anziché predisporre un sistema strutturale di search and rescue, continuano a voltare il viso dall’altra parte, fingendo di non vedere il cimitero che il Mediterraneo nasconde", conclude lo scritto.
"Serve un sussulto di umanità, unico vaccino possibile al male dell’indifferenza", ha detto il presidente del Centro Astalli, il padre gesuita Camillo Ripamonti al Corriere della Sera, spiegaddo come "questo naufragio avviene letteralmente davanti ai nostri occhi, eppure nulla si muove". Secondo quanto si apprende da fonti a titolo vario, i migranti - circa un centinaio - erano in mare da 48 ore, a circa 30 miglia a nord dalle coste libiche di Sabratha.
Il presidente di Open Arms Italia, Riccardo Gatti, con un video ha voluto sottolineare che in questo momento la Ong sta operando "da sola", senza aiuti.
“Possiamo contare solo sui nostri mezzi, - ha precisato - che sono due lance rapide e sei soccorritori: questo ennesimo naufragio dimostra come sia necessaria prima di tutto un’operazione congiunta in mare da parte dei governi dell’Unione europea e l’apertura di corridoi umanitari".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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