Un giorno di circa due anni fa ha convocato tre dei suoi dipendenti, l'imprenditore ha messo di fronte alla sua scrivania tre sedie e - di fronte ad altri colleghi - gli ha detto: "Vi do mille euro per non fare nulla e stare seduti qui, su queste tre sedie, dalle 9 di mattina alle 17. D’altronde è quello che fate di solito: non fate niente. Meglio che stiate qua, fermi seduti".
Per questo un 50enne, a capo di una grande azienda di autotrasporti di Rimini, è finito a processo per minacce, ingiurie e violenza privata. A denunciarlo sono stati i tre dipendenti (un italiano e due stranieri) accusati dal titolare di essere dei "fannulloni".
La "gogna" di fronte ai colleghi per il datore di lavoro si trattava di una provocazione, per i diretti interessari di una violenza vera e propria. Una umuliazione. Chi ha ragione sarà il giudice del lavoro a stabilirlo. Intanto, attraverso il suo avvocato Piero Venturi, l'imprenditore ha tenuto a precisare al Resto del Carlino che "volevo solo utilizzare un metodo plateale per mostrare a tutti che cosa significasse non fare nulla mentre tutti gli altri corrono e lavorano. La mia voleva solo essere una provocazione".
Tutto inizia un paio di anni fa. L'azienda va bene e gli affari non mancano. Ma secondo l'imprenditore alcuni dei suoi operai non lavorano abbastanza: assenze, ritardi, malattie. E così li convoca in ufficio e li mette di fronte alla "provocazione": vi pago per stare seduti inoperosi, tanto è quello che fate di solito.
Il tutto di fronte ad altri colleghi, chiamati appositamente per partecipare alla piazzata. I tre dipendenti si sono subito rivolti ai sindacati, ma il titolare 50enne in tutta risposta ha apposto su quelle sedue vuote tre cartelli con scritto "assenti ingiustificati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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