Dario Argento si dice un "po' scosso", sarà per la bufera che sferza contro la figlia Asia, o forse - come racconta al Corriere della Sera - perché "mi sono appena rotto un braccio".
La teoria del complotto
Resta il fatto che le polemiche contro l'attrice non si fermano e le accuse lanciate dal New York Times sembrano rafforzate dopo la pubblicazione di diversi messaggi tra Asia e il defunto compagno Antony Bourdain in cui si parla si una transazione economica nei confronti di Bennett. Uno scambio di confidenze e rassicurazioni in cui l'ex chef definisce il passaggio di denaro come una "semplicemente un'offerta per aiutare un'anima torturata che cerca disperatamente di spillare denaro".
Argento ci tiene a sottolineale che "non ho ancora né visto né sentito Asia. Non la sento da un po'". E soprattutto che "non riesco a capire bene la situazione". Ciononostante ammette che "credo si siano inventati tutto". Non solo: "Potrebbe essere un complotto. Non so che pensare, non lo so, veramente. Non ho idea di come sono andati i fatti, chi ha ragione, chi no. Ora gli avvocati parleranno...francamente non so cosa dire".
Il regista noir sostiene che le accuse e quindi quanto accaduto tra la figlia e Bennett sia "poco plausibile". Il 77enne ora attende di parlare con Asia: "Mi farò spiegare cosa è successo veramente, come sono andate le cose". Da padre sottolinea però che Asia "avrà sempre il mio appoggio, comunque vadano le cose e qualunque sia la realtà".
Ma evidenzia la sua conivinzione della faccenda: "Sono convinto che sia tutta una montatura, tutto un imbroglio", e che le motivazioni che hanno portato a creare questa situazione è che la figlia "nel suo esporsi ha dato fastidio a molte persone, anche diversi politici importanti, e ora immagino un gruppo di loro che si è inventato tutto questo contro di lei. È un'operazione contro di lei".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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