Sta bene Flavio Briatore. Finisce la sua quarantena di quattordici giorni dopo l'infezione da coronavirus, il passaggio in ospedale, le polemiche sul Billionaire e l'attenzione mediatica che ne è seguita. "Farò due tamponi - dice - e se saranno negativi tornerò a casa".
L'imprenditore si è collegato da casa Santanché al convegno organizzato dall'Osservatorio permanente sulle libertà fondamentali promosso da Vittorio Sgarbi e dal senatore Armando Siri. Tema dell'incontro: Covid-19 in Italia. Una sorta di riedizione dell'iniziativa già realizzata qualche settimana fa a Roma e additata come "negazionista", quando per dire Salvini si presentò in Senato senza mascherina. Tanti i medici ed esperti collegati: da Carlo Doria, professore e medico ortopedico a Sassari fino a Lino Nobili, professore e neuropsichiatra infantile al Gaslini di Genova. E ancora Umberto Tirelli, professore e già direttore del reparto di oncologia dell'Istituto nazionale tumori di Aviano. Tra gli ospiti anche alcune persone che hanno contratto il virus. Non solo Briatore, ma anche Guido Bertolaso e Pamela Vincenti, la 28enne mantovana primo caso al mondo di donna incinta curata e guarita con la tecnica del plasma iperimmune.
Briatore appare tranquillo in collegamento video. "Sto bene - dice - Sono 14 giorni che ho il virus, di cui due passati in ospedale. C'è stato bisogno di qualche attenzione nei primi giorni, ma l'anno scorso ho subito una polmonite ed è stata peggiore del coronavirus". Dopo le tante polemiche, l'imprenditore racconta quei giorni di agosto che l'hanno catapultato al centro dell'attenzione mediatica. È la storia, ormai nota, della prostatite e della positività scoperta una volta arrivato al San Raffaele. "Ero sorpreso perché quattro giorni prima avevo fatto il sierologico ed era negativo", spiega. Per il resto pochi sintomi, a parte "poca tosse". "Quando hai influenze serie è più pesante. Se potessi tornare al lavoro domani ci andrei. Magari qualcuno l'ha preso più severamente di me, ma io non ho avuto momenti dolorosi".
Briatore si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. Parla dei "tanti che saranno contenti se sto male". Della "cattiveria indescrivibile dei social". E anche dell'"invidia sociale dei media". Rigetta assolutamente l'ipotesi di essere stato lui a contagiare Silvio Berlusconi.
"Dobbiamo fare attenzione - afferma - ma non possiamo pensare che sia la fine del mondo. Bisogna prevenire, ma la vita continua. Non possiamo bloccare tutto". In fondo, dice, "in Francia la quarantena ora l'hanno accorciata ad una settimana. La trattano come una influenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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