Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Vaticano, ha parlato dell'ipotesi di concedere una pergamenza di benedizione a Matteo Salvini.
L'arcivescovo polacco è stato insignito della porpora durante l'ultimo Concistoro voluto da papa Francesco. È, tra gli ultimi cardinali creati dal pontefice argentino, uno dei nomi più in vista e citati, pure per lo specifico compito che svolge da qualche anno in Santa Sede. La sua opinione non è dunque accostabile a quella di un ecclesiastico comune. Krajewski non sembra aver specificato in maniera dettagliata il motivo per cui il leader del Carroccio non è nella posizione di ricevere una benedizione papale, ma si può immaginare che uno dei problemi sia rappresentato dalla linea promossa dal Viminale sull'immigrazione.
Secondo quanto si legge su Il Messaggero, infatti, l'elemosiniere si è limitato a citare una serie di casi dove la consegna non è approvabile, citando pure il ministro dell'Interno: "La pergamena - ha detto l'altro ecclesiastico - deve essere motivata e legata a una occasione religiosa. Se, altro esempio, ce la chiedesse Salvini la dovremmo negare. Poi se Salvini si sposasse magari per il matrimonio sì". Sono parole che non possono essere equivocate pure se - come detto - non sembrano specificare poi molto il perché dietro a questa scelta. Serve, questo sì, un'occasione specifica che giustifichi l'assegnazione da parte del Vaticano della pergamena.
Ma il diniego non riguarda solo il vertice leghista.
Krajewski ha approfondito pure lo scenario in cui, a domandare la ricezione di una benedizione papale, è stato un presule che fa da cappellano a una polizia segreta. Le regole, insomma, sono ferree per tutti, non solo per il politico italiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.