Gli inglesi che boicottano i ristoranti italiani dopo la sconfitta a Wembley sono quasi peggio dei francesi che non hanno accettato quella dei Maneskin all'Eurofestival. Nel regno di Elisabetta II non sembra che la sconfitta al Campionato europeo di calcio possa essere accettata, per lo meno non a breve. Gli inglesi erano troppo sicuri di vincere, di riportare la coppa a Londra. Il coro "It's coming home", diventato un tormentone tra i sudditi della Regina è il principale sfottò degli italiani che, in faccia ai 70mila inglesi di Wembley e al mondo intero, hanno urlato che no, la coppa non sarebbe rimasta a Londra ma sarebbe andata a Roma.
La sconfitta di Wembley brucia troppo agli inglesi, per la seconda volta fermati a un passo dall'alzare la coppa, come quando fu la Germania nel 1996 a prendersi la coppa per portarla a Berlino. Sempre ai rigori e sempre a Wembley. Gli inglesi hanno dimostrato di non essere superstiziosi, è vero, ma il risultato è stato quello che sappiamo. Quindi, non sarebbe il caso di cambiare stadio se mai in un prossimo futuro l'Inghilterra dovesse avere l'occasione di giocare una finale in casa?
Al di là di questo, la vittoria degli Azzurri ha causato un terremoto economico per i nostri connazionali in Inghilterra, perché dall'11 luglio i ristoranti italiani sono pressoché deserti. E non sono pochi, soprattutto a Londra. Stando alle ultime stime di TheFork Uk, pare che il trionfo di Wembley abbia causato un calo del 55% nelle prenotazioni. Un contraccolpo non da poco per un'economia che stava cercando di ripartire dopo i lockdown e che stava riscuotendo i favori degli inglesi ancor più che in passato. La cucina italiana tradizionale a Londra ultimamente era stata trasformata in cucina regionale: ristoranti siciliani, calabresi, laziali e campani, solo per citare alcuni dei più diffusi, stanno pian piano sostituendo quelli generici di matrice tricolore, con riscontri molto positivi.
Al boicottaggio dei ristoranti italiani in Inghilterra, ma non nel resto del Regno Unito, si accompagna una riduzione delle prenotazioni degli inglesi per i viaggi in Italia, soprattutto a Roma. Il coro "It's coming Rome" non dev'essere piaciuto ai sudditi di Elisabetta II.
È un peccato, perché Leonardo Bonucci a fine partita a Wembley aveva dato un buon suggerimento agli inglesi nel caso in cui volessero riprovarci, un giorno, a portare la coppa a Londra. "Ne dovete mangiare ancora di pastasciutta", ha urlato il campione azzurro. Ma forse preferiscono mangiare fish and chips e ammirare la coppa a casa nostra. D'altronde, Roma è stupenda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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