Oropa, il prete invita alla preghiera contro il coronavirus

Il santuario di Oropa "interviene" a modo suo contro il coronavirus: preghiere speciali alla Madonna Nera. Il rettore ricorda gli avvenimenti del 1620

Oropa, il prete invita alla preghiera contro il coronavirus

Don Michele Berchi è certo che la preghiera possa essere decisiva contro il coronavirus. Altrimenti non avrebbe raccontato di come dalle sue parti, ossia nel santuario di Oropa, si stia pregando con continuità la Vergine. Il santuario dell Madonna Nera - quello di cui è il parroco è rettore - è del resto un luogo di culto speciale per tanti cattolici. Il punto di vista del sacerdote, che può sembrare anacronistico agli occhi del laicismo relativista e dei suoi sostenitori, non è mai stato così attuale, invece, per chi, in queste ore, ha deciso di aumentare di numero di suppliche. Le dichiarazioni del consacrato, poi, hanno in qualche modo equiparato la situazione odierna con il clima dovuto ad un'altra epidemia, che è scoppiata però nel 1620. A Biella, nonostante il trascorrere dei secoli, quell'episodio storico non è stato relegato all'interno di un dimenticatoio. A riportare i virgolettati del don è stata Repubblica.

Le attività emergenziali del santuario, per così dire, non sono iniziate con le notizie relative ai primi contagi nel nord del Belpaese ma ben prima: "Sin dalle prime notizie sulla diffusione in Cina del virus Covid-19, a Oropa abbiamo pregato per i malati e per tutte le persone che ne soffrono le conseguenze, chiedendo alla Madonna di Oropa di intercedere per la loro guarigione e per la fine del contagio". Ad Oropa, insomma, si prega da più di qualche settimana. E nessuno nel santuario ha intenzione di smettere di rivolgersi in alto. Il ricordo di quanto accaduto qualche secolo fa è ancora vivissimo: "Ricordiamo sempre - ha continuato il sacerdote - che la devozione dei biellesi a Oropa è stata rafforzata con un voto proprio in occasione del pericolo di un grave contagio, nel 1620. E tanto più ora, in questo anno centenario dell'Incoronazione, rivolgiamo lo sguardo a colei che invochiamo "salute degli infermi"". Gli scientisti, magari, storceranno il naso, ma tant'è. Gli ambienti ecclesiastici, nel corso di queste fasi, che appaiono quantomeno complesse per la nostra nazione, stanno tendenzialmente accogliendo le richieste cautelative che provengono dalle istituzioni. In Lombardia, soprattutto, le Messe risultano essere state sospese. Altre realtà ecclesiastiche italiane potrebbero disporre in tal senso nel corso di queste ore. C'è un caso - quello di Cremona - il cui il consacrato celebrante ha vietato il segno della pace ai partecipanti ad una Messa.

La battaglia

contro il coronavirus è in corso. In Cina, alcuni dei medici deceduti appartenevano alla Chiesa cattolica. Il coronavirus spaventa anche i cattolici, ma le preghiere - almeno per chi crede - rappresentano un'arma in più.

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