Archiviata la procedura di sospensione a carico dei tre medici dell’ospedale di Nola, avviata dopo lo scandalo dei pazienti lasciati a terra. Il dirigente dell’Asl: “Difetto di forma nella richiesta”.
La decisione è arrivata nella giornata di ieri ed è stata cassata, come riferisce la manager dell’Asl Napoli 3 Antonietta Costantini perché avrebbe dovuto essere maggiormente circostanziata. Per questo è giunto il provvedimento di archiviazione sulla posizione dei tre medici finiti, loro malgrado, al centro delle polemiche quando esplose il caso dei malati adagiati a terra – in mancanza di barelle – in pronto soccorso.
I tre erano stati sospesi nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione del video e delle immagini del caso, perché “c’è stato un difetto di comunicazione, se avessero chiesto le barelle e avessero chiesto aiuti, ci saremmo attrezzati per farglieli avere”. Intanto era già partita un’indagine interna per ricostruire con esattezza i fatti del 9 gennaio scorso e per individuare eventuali responsabilità. Gli accertamenti, allo stato attuale, non si sarebbero ancora conclusi e l’Asl continua a lavorare per risalire alle cause di quello che è diventato un vero e proprio scandalo.
Intanto, subito dopo la notizia della sospensione dei tre medici, ci fu una generale presa di posizione a loro favore. Tra gli altri ci fu il presidente dell’Anac Raffaele Cantone.
Il magistrato, facendosi interprete della reazione di tanti cittadini anche sul web, chiese che a essere puniti fossero gli effettivi responsabili e che non si attaccassero i medici a cui, anzi, andavano tributati ringraziamenti pubblici perché continuavano a lavorare e a garantire i servizi nonostante una situazione a dir poco precaria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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