Sta montando l'indignazione popolare in Pakistan per via di un papà che ha ucciso la propria bimba neonata, di nome Jannat, perché "preferiva avere un maschietto". Giovedì è stato infatti arrestato dalla polizia locale Shahzaib Khan, studente iscritto al secondo anno di università sposatosi due anni fa con Mashal Fatima. L'uomo è stato denunciato per infanticidio dallo zio della moglie, in quanto quest'ultimo era stato tra i testimoni dell'uccisione di Jannat, di appena una settimana di vita, perpetrata da Khan.
Il fatto di sangue si è consumato domenica, in un'abitazione situata nel distretto di Mianwali, nell'ovest del Paese islamico. Secondo quanto ricostruito dalla polizia sulla base delle testimonianze rilasciate dai parenti di Mashal Fatima, il sospettato manifestava da tempo profondo risentimento per il fatto di non avere avuto un primogenito maschio. La neonata venuta alla luce una settimana fa rappresentava per lui, influenzato da certe culture tribali pakistane per cui la figlia femmina costituisce un vero e proprio "affronto" alla reputazione e alla virilità dei padri, un'offesa indigeribile, da lavare con il sangue.
Khan, divorato dal rancore verso la moglie e la figlia, si sarebbe sempre più estraniato, rifiutandosi di tornare a casa dalla consorte, fino a quando, domenica, non ha deciso di mettere in atto il suo piano di vendetta. Arrivato nell'abitazione coniugale, in cui erano allora presenti anche i parenti di Mashal Fatima, l'uomo ha preteso, pistola in pugno, che la moglie gli consegnasse la neonata. Nessuno dei presenti avrebbe avuto, in quegli istanti, il coraggio di opporsi alla richiesta fatta dal folle. Una volta presa in braccio la bimba, Khan le ha sparato, esplodendo contro di lei quattro colpi letali di arma da fuoco, e si è quindi dato alla fuga. Nonostante un ricovero d'urgenza in ospedale, nessun intervento medico ha potuto salvare Jannat dalla morte.
I familiari di Fatima hanno subito denunciato Khan, per infanticidio, alle forze dell'ordine pakistane, con conseguente avvio delle indagini a carico
del fuggitivo. Quest'ultimo è stato poi scovato e ammanettato giovedì e, in attesa del processo, sempre più cittadini, soprattutto attraverso i social, invocano per lui la pena di morte per impiccagione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.