I piccoli fornai vanno alla guerra del pane. L'Antitrust ha aperto ieri sei istruttorie contro altrettanti colossi della grande distribuzione organizzate, fra i leader assoluti nel settore: Esselunga, Coop Italia, Conad, Esselunga, Eurospin, Auchan e Carrefour.
Ma che c'entra il pane in tutto questo? Antitrust punta a verificare, con le indagini avviate ieri, se i big della grande distribuzione adottino una pratica sleale nel momento in cui imporrebbero ai propri fornitori di pane fresco di ritirare e smaltire a proprie
spese tutto l'invenduto di fine giornata, scalandone il prezzo sull'acquisto successivo. I funzionari dell'Antitrust hanno anche effettuato le prime ispezioni, accompagnati dagli uomini della Guardia di Finanza.L'Authority per la concorrenza e per il mercato ha agito su segnalazione di Assipan-Confcommercio Imprese per l'Italia, principale associazione di panificatori a livello nazionale.
Il presunto meccanismo sleale viene descritto in una nota: "L'obbligo di ritiro dell'invenduto rappresenta una condizione contrattuale posta ad esclusivo vantaggio delle catene della grande distribuzione e determina un indebito trasferimento sul contraente più debole del rischio commerciale di non riuscire a vendere il quantitativo di pane ordinato e acquistato", spiega il Garante in un comunicato."La prassi descritta costringe i panificatori a farsi carico, oltre che del ritiro della merce - prosegue l'Antitrust - anche del suo smaltimento quale “rifiuto” alimentare, in quanto l’interpretazione comunemente attribuita alla normativa vigente impedisce qualsiasi riutilizzo del pane invenduto a fini commerciali e persino la sua donazione a fini umanitari con un elevatissimo spreco di prodotto."
Ora spetterà all'Authority stabilire se e perché le lamentele dei panificatori sono fondate e se le catene della grande distribuzione hanno violato il decreto legge n. 1/2012, che regola le relazioni commerciali nella filiera agro-alimentare.
Dal fronte della grande distribuzione è arrivata la difesa di Esselunga: "Il pane da noi venduto è per il 95% sfornato direttamente nei reparti dei nostri negozi, cioè non è fornito da panificatori terzi".
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