È una vera e propria lezione quella che papa Francesco ha tenuto questa mattina in Aula Nervi, dove durante l'udienza generale ha chiesto ai sacerdoti di calibrare le omelie durante la Messa, per evitare che i fedeli si annoino.
"Chi fa l'omelia deve essere conscio che non sta facendo una cosa propria, sta predicando. L'omelia deve essere ben preparata, breve", dice il Pontefice, che aggiunge anche molto schiettamente: "Quante volte vediamo che a volte durante l'omelia i fedeli si addormentano, o chiacchierano o escono fuori a fumare una sigaretta. È vero eh, questo lo sapete!".
Ai preti il Papa chiede di prepare le proprie omelie, di non andare a braccio insomma. E spiega che per farlo c'è un metodo: "Con la preghiera, con lo studio, facendo
una sintesi chiara e breve, non deve andare oltre i dieci minuti. Per favore!", esorta.
Ma la colpa non è tutta dei sacerdoti. "Quanti l'ascoltano devono fare la loro parte.
Anzitutto prestando debita attenzione, assumendo cioè le giuste disposizioni interiori, senza pretese soggettive, sapendo che ogni predicatore ha pregi e limiti. Se a volte c'è motivo di annoiarsi per l'omelia lunga o non centrata o incomprensibile, altre volte è invece il pregiudizio a fare da ostacolo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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