Papa Francesco è tornato a parlare dell'autoreferenzialità di alcuni sacerdoti. Già durante la presentazione dell'esortazione apostolica tenutatsi durante la mattinata di ieri la questione dei "possessori della verità" era emersa con chiarezza.
Oggi, durante l'incontro con gli oltre cinquecento Missionari dell Misericordia, Bergoglio ha di nuovo messo in guardia quegli uomini di Chiesa che ritengono di avere un "carisma particolare". "Il Vangelo - ha chiarito il papa - ricorda che chi è chiamato a dare testimonianza della Risurrezione di Cristo deve lui stesso, in prima persona, 'nascere dall'altò". La santità, quindi, è una caratteristica che proviene direttamente da Dio e non può essere raggiunta attraverso gli sforzi della ragione. In Gaudete et Exsultate, il pontefice argentino chiama neo-pelagiani coloro che ritengono di avere un rapporto privilegiato con la verità.
In questo senso, allora, vanno interpretate le parole odierne di papa Francesco, che ha ribadito un secco "No" ai "preti invasati", cioè a coloro che ritengono di essere "depositari di un qualche carisma straordinario". L'avvertimento, come era deducibile leggendo il terzo testo esortativo di questo pontificato, non è rivolto solo ai singoli uomini di Chiesa, ma anche ai movimenti ecclesiali che professano una certa rigidità dottrinale e ricercano un certo culto della perfezione liturgica.
Per l'ex arcivescovo di Buenos Aires non si tratta dunque di diventare "preti 'invasatì", ma di essere "normali, semplici, miti, equilibrati", pur mantenendo la capacità di "lasciarsi costantemente rigenerare dallo Spirito". Alcuni cristiani, quindi, si dedicherebbero alla "autorealizzazione referenziale". Una tendenza verso cui Bergoglio esprime ferme criticità.
Il papa, in Gaudete et Exusltate, ha posto l'accento anche sulla "ossessione della legge". Chiaro, dunque, il riferimento a chi, in nome dei precetti, ha tentato di destrutturare le aperture dottrinali contenute in un'altra esrotazione apostolica: Amoris Laetitia.
I sacerdoti, ha ribadito questa mattina papa Francesco, non devono chiudersi all'interno del loro recinto, ma aprirsi secondo i dettami della "Chiesa in Uscita" verso l'esterno del mondo "contagiando" con la fede il circostante. La Chiesa e il mondo, ha chiosato il pontefice, hanno bisogno di unità per contrastare le azioni del maligno, che invece tendono a dividere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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