"Cari amici, spalanchiamo la porta della nostra vita alla novità di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perchè ci trasformi, ci renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la nostra unione con il Signore, il nostro rimanere saldi in Lui: questa sarà una vera gioia". Con queste parole il papa Francesco ha concluso l’omelia nella Santa Messa per cresimandi e cresimati. Invitando a "spalancare la porta" a Dio il Pontefice ha usato la stessa espressione che papa Giovanni Paolo II aveva scelto all’inizio del suo pontificato nel 1978.
Centomila ragazzi si sono radunati in piazza San Pietro per la celebrazione presieduta dal Santo Padre: erano i cresimandi e i cresimati di tutto il mondo, giunti pellegrini a Roma in occasione dell’Anno della Fede. Nel corso della Santa Messa di questa mattina, il Pontefice ha amministrato il sacramento della Confermazione a 44 di loro. "Dio ci dà il coraggio di andare controcorrente, sentite bene giovani. Non ci sono difficoltà tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura", ha detto Bergoglio invitando i ragazzi presenti in San Pietro di scommettetr su grandi ideali: "Non siamo stati scelti dal Signore per 'cosine' piccole ma per cose grandi". Finita la Messa, papa Francesco si è quindi avvicinato al gruppo dei 44 ragazzi che ha cresimato. A ciascuno ha chiesto il nome e la città di provenienza.
Accanto a lui monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione, che ha preparato l’evento ed era a conoscenza delle storie di tutti i ragazzi. Una ragazza ha detto: "Santo Padre, è il giorno più importante della mia vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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