Papa Francesco risponda alla "Supplica Filiale" originariamente firmata da più di 790mila cattolici provenienti da 178 nazioni, tra cui 8 cardinali, 203 tra arcivescovi, vescovi e sacerdoti. Questo, in sintesi, la richiesta dell'organizzazione "Supplica filiale", appunto, nella data simbolica del centenario dell' "ultima apparizione di Nostra Signora di Fatima". Un'iniziativa che sembra tesa a ribadire la necessità del dialogo, dopo il conseguimento di un numero di firmatari ancor maggiore rispetto alle statistiche precedentemente pubblicate. Oggi i firmatari della "Supplica" sono divenuti, infatti, 879.451. L'iniziativa risale al 2015 ed è ormai interpretabile come una richiesta di chiarimento preventivo rispetto al successivo atto formale della "Correctio filialis". Alla "Supplica", però, non è mai seguita una risposta del Papa. Così come ai Dubia e alla "Correctio".
"Il testo -si legge nel comunicato diffuso da "Supplica filiale" - chiedeva "una parola chiaraficatrice" che dissipasse il generale disorientamento causato dall'eventualità che in seno alla Chiesa si apra una breccia tale da permettere l'adulterio in seguito all'accesso all'Eucarestia di coppie divorziate e risposate civilmente". Il coordinamento della "Supplica", composto da oltre 60 organizzazioni pro-famiglia e pro-vita, non ha "ricevuto", ribadisce il testo, "nemmeno una nota di avvenuta ricezione da parte della Santa Sede". E ancora: "Un'omissione che risulta paradossale, dal momento che Papa Francesco ha manifestato più volte il desiderio di una Chiesa vicina ai problemi dei fedeli e del popolo in genere, aperto al dialogo e al franco dibattito". A fare da sfondo, ovviamente, ci sono la discussa esortazione apostolica "Amoris Laetitia" e il secondo Sinodo sulla Famiglia. Gli stessi organizzatori della "supplica filiale", poi, hanno "predisposto" la "Dichiarazione di fedeltà all'insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio e alla sua interrotta Disciplina". Firmata, a sua volta, da 35.112 persone, tra cui 3 cardinali, 9 vescovi e 636 tra sacerdoti diocesani e religiosi. Supplica, dichiarazione, dubia e correctio rappresentano, insomma, atti differenti, ma che sembrano avere in comune la mancata risposta del Papa e la richiesta pressante, da parte dei firmatari, di un dialogo al riguardo.
Proprio ai Dubia, poi, fanno riferimento gli organizzatori della "Supplica" quando si riferiscono alla "perplessità di innumerevoli fedeli di tutti i continenti", che ha trovato "autorevole risonanza" nelle cinque domande firmate da quattro cardinali nel settembre del 2016. L'11 agosto scorso, poi, l' "elevazione a Sua Santità" della correctio.
Quello che gli organizzatori della "Supplica" sottolineano nel comunicato, infine, è il "silenzio" di Papa Francesco rispetto a tutto ciò. Una manifestazione di volontà che aggraverebbe il "clima di confusione", che arriva ad essere definita dal coordinamento della "supplica" come una "reticenza". Parole forti, che cercano il dialogo del Papa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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